Per la struttura del quartiere Annunziata, che ha l’ingresso principale in via Redipuglia, il parametro minimo che consente di evitare l’inagibilità non è stato raggiunto.
Così dal prossimo anno scolastico l’edificio, che si sviluppa su due piani, non potrà riaprire i battenti. Né per il Comune appare conveniente procedere con una serie di lavori di adeguamento che avrebbero un costo elevato. Tanto varrebbe, infatti, abbatterla e costruirne una ex novo.
L’altra sera gli assessori Nello Di Giacinto che ha la delega ai lavori pubblici e Nausicaa Cameli, alla pubblica istruzione, hanno partecipato all’assemblea convocata dal Comitato di Quartiere Annunziata per affrontare la questione legata all’inagibilità della scuola, provvedimento che scatterà appunto con il termine dell’attuale anno didattico, ai primi di giugno.
All’incontro hanno partecipato anche molti genitori dei bambini che frequentano questa scuola che non sono felicissimi del possibile trasferimento in vista del nuovo anno scolastico.
“Il dirigente dell’Ufficio Tecnico (Mariangela Mastropietro ndr)”, ha spiegato l’assessore Cameli, “non si assumerà la responsabilità di firmare l’atto con cui garantirebbe la continuità didattica in questo edificio. Stiamo già pensando a delle soluzioni alternative. Dobbiamo accelerare i tempi visto che non ne abbiamo poi molto da qui a settembre
L’edificio ospita 8 classi. L’ipotesi che si sta valutando al momento è quella di riavere le stanze occupate dalla Croce Rossa, sul lato sud dell’edificio, dove ci sono anche i bambini della scuola dell’infanzia. Questi verrebbero trasferiti nell’asilo di via Mattarella, non molto distante, dopo una serie di lavori di adeguamento (devono essere realizzate due aule).
Per quanto riguarda la Croce Rossa, da valutare la nuova destinazione. Serve chiaramente una sede diversa. Una decisione dovrà essere adottata già entro le prossime 3/4 settimane, anche perché i locali che dovranno ospitare i bambini delle elementari dovranno essere adeguatamente sistemati.