Teramo. E’ la prima conferenza stampa indetta dalla società “Primo Riccitelli” per questioni che esulano dalla presentazione di un evento culturale. A muovere il suo presidente, Maurizio Cocciolito e tutto il consiglio d’amministrazione sono le polemiche, inaspritesi in questi ultimi giorni, dell’associazione “Nuove Armonie”, che ha attaccato su diversi fronti la società teramana.
“Siamo diventati” si legge, infatti, nella replica della “Primo Riccitelli” “non il bersaglio di critiche, magari anche aspre, sulle scelte e sul complesso delle nostre attività, ma oggetto di un dileggio gratuito e volgare”.
In alcune trasmissioni radiofoniche e siti Internet, infatti, Cocciolito e la “Primo Riccitelli” vengono accusati di essere protagonisti di una rete di “intrecci” e di un vero e proprio conflitto di interessi, generato dal fatto che, per i suoi spettacoli, la società utilizza il teatro comunale cittadino. “Non si comprende” risponde Maurizio Cocciolito “come possa essere solo adombrato un conflitto di intessi, visto che il teatro comunale è l’unica struttura teatrale di Teramo. Inoltre, se si analizza bene il cartellone della stagione concertistica, balza subito all’occhio che, ad eccezione di uno spettacolo, tutti gli appuntamenti si svolgono in altri luoghi”.
Non solo. La polemica addita anche la “Primo Riccitelli” come una società che esercita in città il monopolio sulle attività culturali, bloccando l’espressione di nuovi e giovani talenti. Cocciolito si dichiara basito di fronte a queste affermazioni, ricordando che non esistono, nelle varie forme d’arte, logiche di provincialismo, che connotano un artista per appartenenza geografica. “Siamo del parere” ha aggiunto a riguardo Leandro Di Donato, consigliere della società “che un artista debba emergere perché capace e non perché teramano. Inoltre, pur volendo esercitare monopoli culturali, credo sarebbe difficile obbligare il pubblico a recarsi ad uno spettacolo anziché ad un altro. È la gente che sceglie e porta al successo un evento”.
La società “Primo Riccitelli” non crede che Teramo e i problemi della politica culturale meritino un livello di discussione di tal genere. Per questo motivo, intende mettere un punto alle polemiche che da troppo tempo si portano avanti, considerando che l’astio avrebbe avuto origine alcuni anni fa. Secondo Cocciolito, infatti, a determinare l’ostilità nei confronti della sua società sarebbe stato il rifiuto di un progetto firmato dai due nomi che oggi sono dietro all’associazione “Nuove Armonie”, Enrico Melozzi e Mauro Baiocco. All’epoca, l’associazione portava un nome diverso, quello di “Lisma Project”. L’idea posta sul tavolo della “Primo Riccitelli” si chiamava, invece, “Oliver Twist”, un’opera pensata dai due musicisti teramani che proprio la società in questione avrebbe potuto, secondo la loro opinione, distribuire. Ma Cocciolito, nonostante le buone intenzioni, fu costretto a dire no. La ragione la ricorda lui stesso. “Era una richiesta economica troppo elevata” spiega, infatti, durante la conferenza stampa, “che si aggirava attorno ai 30mila euro. Una cifra eccessiva se si pensa che portare a Teramo talenti del calibro di Zimerman ci è costato, invece, 12mila euro”.
A fronte delle polemiche, divenute, secondo il consiglio d’amministrazione della società, eccessivamente pesanti e volgari, la “Primo Riccitelli” ha pertanto informato del fatto che è stato già dato incarico ad alcuni legali di prendere in mano la situazione.
“A questo pessimo spettacolo” conclude “non daremo alcun apporto, perché la dignità che la “Riccitelli”, sempre aperta al confronto, si è conquistata con 32 anni di lavoro, ci impone di sottrarci a questo tipo di polemiche che non hanno, com’è evidente, l’obiettivo di affrontare i problemi in modo chiaro e costruttivo”.
Tania Di Simone