Il gip del tribunale di Teramo, infatti, ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare (Ritrecina da poco più di un mese era stato ammesso a beneficiare degli arresti domiciliari), presentata dal legale Gabriele Rapali. La nuova richiesta di revoca degli arresti domiciliari è stata presentata nei giorni scorsi, dopo che la difesa ha ricevuto la notifica, da parte della procura di Teramo, dell’avviso di conclusione delle indagini. Sviluppo questo, ovviamente, che non appariva compatibile con la necessità, a carico di Ritrecina (nel frattempo sospeso, in via provvisoria, dal servizio), di conservare la misura cautelare. Nell’operazione “Alba orientale” sono stati coinvolte, a vario titolo, 45 persone tra professionisti, titolari di agenzie immobiliari di Alba e imprenditori cinesi. Tutto il castello accusatorio si fonda su un presunto giro di falsi ricongiungimenti familiari, tutti finalizzati al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.