Un odore simile alla varechina o al cloro e che negli ultimi giorni si è accentuato, costringendo gli insegnanti a trasferire alcuni alunni in palestra per assicurare l’attività didattica. Non solo, ma la dirigente scolastica ha preso in considerazione anche l’ipotesi di chiudere la scuola se il problema dovesse permanere nei prossimi giorni.
Avvertiti gli amministratori comunali. E in mattinata sopralluogo da parte dell’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari, dei responsabili dell’ufficio tecnico e degli ispettori dell’Arta di Teramo, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente che hanno supervisionato le operazioni di carotaggio necessarie per scoprire la sorgente del cattivo odore.
La ditta incaricata di eseguire gli scavi ha inviato la sonda sino ad una profondità di 15 metri, interessando soprattutto il lato nord del fabbricato, a ridosso delle aule in cui l’odore di varechina e cloro è particolarmente accentuato.
I blocchi di terreno, della lunghezza di circa 1metro e 20, sono poi stati sistemati in un apposito contenitore per essere consegnati agli esperti per le analisi chimiche. In precedenza l’Arta aveva eseguito gli accertamenti all’aria. Le risultanze, che saranno rese note entro la prossima settimana, dovranno successivamente essere confrontate con quelle dei campioni di terreno prelevato con i carotaggi.
I genitori dei bambini sono piuttosto preoccupati e in mattinata hanno avuto un incontro con l’assessore Fornaciari per affrontare la questione. C’è chi ipotizza che ci possano essere state delle infiltrazioni nel terreno sottostante di sostanze chimiche rilasciate da un’azienda che opera ad alcune centinaia di metri dalla scuola.
Ma si tratta solo di un’ipotesi che per essere confermata necessità di riscontri oggettivi che potrebbero arrivare grazie agli accertamenti di questi giorni. La direzione scolastica non esclude la chiusura momentanea, se il problema non verrà risolto a breve.