Montorio. In attesa del referendum del prossimo 14 giugno, prende corpo l’idea di un tecnopolo automotive.
“Nel 2014 avevamo tre dipendenti, oggi siamo già a quattordici”. Parlano chiaro i numeri dell’ingegner Marco Pistillo, manager della MPE che da due anni si è insediato a Montorio al Vomano con la sua azienda per la progettazione e la costruzione di componenti in carbonio per veicoli da competizione e stradali. Una delle realtà che spera nella realizzazione dell’Autodromo del Gran Sasso per il decollo di un Polo tecnologico dell’Automotive nell’entroterra teramano.
Un concetto che chiama in gioco ciò che l’ingegner Pistillo ha già messo in atto con l’altra sua azienda montoriese, la Mirage Motor Company, specializzata nel nuovo fenomeno delle auto elettriche. Partito dalla progettazione di motori e centraline per la Formula E, categoria in cui si stanno riversando molti piloti di Formula 1 (tra questi gli abruzzesi Trulli e Liuzzi) e che sta attraversando i cinque continenti con una eccezionale “carovana” mediatica, Pistillo e la sua squadra sono pronti a mandare in produzione seriale i suoi prototipi, e soprattutto a mettere il bagaglio know-how a disposizione del mercato delle stradali a energia pulita.
Pistillo, oltre ad accogliere studenti del dipartimento di Meccanica dell’Università dell’Aquila per tesi sperimentali e tirocini, ha appena concluso, in collaborazione con l’agenzia per il lavoro Quanta, un primo ciclo di formazione specifica: «Abbiamo formato otto ragazzi della zona montoriese e quattro li assumeremo direttamente nel nostro organico – racconta ancora -. Ma la nostra formazione la stiamo proponendo anche in Ferrari perché, nonostante lavorino da sempre con il carbonio, stanno immettendo sul mercato numerose vetture con importanti contenuti di carbonio e i carrozzieri riparatori che sono in Europa non sanno come ripararlo». Quello di Montorio, aggregato e fondato sull’Autodromo del Gran Sasso, andrebbe così a “sfornare” nuovi talenti in professioni al top delle richieste di mercato: «Il mio sogno – confessa Pistillo, che ha già improntato un progetto con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – è creare a Montorio una Scuola Superiore del Motor Sport dove far diventare i nostri giovani laminatori per telai in carbonio, ingegneri di pista, montatori e manutentori delle vetture e delle power unit elettriche. Competenze completamente nuove che in questo momento non esistono, ma che numerose aziende richiedono a gran voce».
Condizioni e progetti che rendono molto semplice tradurre in scala maggiore i numeri in crescita di una piccola azienda come la MPE e quantificare la possibilità di sviluppo economico e lavorativo per il territorio coinvolto da un Tecnopolo dell’Automotive.