Tortoreto. Tre giorni di simulazioni, addestramento, dibattiti e incontri, a Tortoreto, allo scopo di fornire ai volontari le competenze e gli strumenti necessari ad intervenire in caso di sisma e testare l’efficienza della struttura organizzativa della Protezione Civile della provincia di Teramo.
Ma anche un’occasione per parlare di dissesto idrogeologico e tutela del suolo, in definitiva di come proteggere il territorio in cui viviamo non solo dai disastri naturali ma anche dalla mancanza di adeguate azioni di tutela.
La complessa esercitazione, organizzata da Protezione Civile Val Vibrata e Centro Servizi per il volontariato di Teramo in collaborazione con il COPE (Consorzio Punto Europa Teramo) e l’Unione dei Comuni Val Vibrata, coinvolgerà centinaia di volontari di tutte le associazioni di Protezione Civile della provincia di Teramo che, da venerdì 22 maggio a domenica 24 maggio, si raduneranno presso il campo base allestito negli spazi antistanti lo stadio comunale situato nella zona sud di Tortoreto Lido (l’ingresso è in via Napoli, tra l’inizio del lungomare e la statale 16). “Ci apprestiamo a svolgere – sottolinea il presidente del CSV, Massimo Pichini – una esercitazione che prevede la verifica delle reali potenzialità e delle professionalità delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile presenti nel territorio della provincia di Teramo, le quali svolgono un ruolo insostituibile come hanno ben dimostrato in occasione dei tragici eventi dell’Aquila sei anni fa”. “Un grazie speciale– aggiunge il presidente della Protezione Civile Val Vibrata, Rossano Ruggieri – ai volontari che con il loro impegno rendono possibile ciò che sembra impossibile e contribuiscono ad ampliare la grande famiglia della protezione Civile. Uomini e donne i cui gesti e le cui azioni sono spesso invisibili ma senza i quali ci sentiremmo perduti”.
Un’iniziativa, la tre giorni di esercitazione, possibile anche grazie al progetto europeo Holistic, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea IPA ADRIATIC CBC di cui il COPE è partner progettuale insieme ad altri 19 enti provenienti da otto Paesi che si affacciano sull’Adriatico. “Le opportunità offerte dalla progettazione europea – commenta il presidente del Consorzio Punto Europa Teramo, Giovanni Luzii – riservano sempre più specifica attenzione alla salvaguardia del territorio, potendo aiutare e guidare gli Enti territoriali nel più efficace utilizzo delle risorse e mediante la cooperazione internazionale, al fine di porre in essere misure congiunte e protocolli di intervento basati sulle buone pratiche e sull’esperienza di più attori provenienti da diverse nazioni”.