Roseto%2C+Pd+e+lista+civica+chiedono+un+Consiglio+urgente+contro+il+rischio+petrolizzazione
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/130552-roseto-pd-e-lista-civica-chiedono-un-consiglio-urgente-contro-il-rischio-petrolizzazione.html/amp/

Roseto, Pd e lista civica chiedono un Consiglio urgente contro il rischio petrolizzazione

Salvaguardare le coste abruzzesi dal possibile attacco delle multinazionali che operano nel campo delle estrazioni di idrocarburi.

Con questa motivazione i consiglieri comunali del Pd di Roseto, Teresa Ginoble, Enzo Frattari, Simone Tacchetti, Raffaella D’Elpidio e il capogruppo della lista civica Per Teresa Sindaco Massimo Bianchini, hanno chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario e urgente.

All’attenzione dell’intera assise civica verrà portata la proposta di delibera avente per oggetto “azioni di contrasto verso i progetti di prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio profondo di idrocarburi per la tutela dell’ambiente ed economica della costa dei trabocchi e del mare abruzzese”.

Il documento è stato depositato in giornata direttamente dal consigliere comunale Bianchini ed ora si attende da parte del presidente del Consiglio, Nicola Di Marco, la convocazione dell’assemblea civica per affrontare un tema assai delicato. In città domenica scorsa ci sono state le iniziative volute dalla sinistra locale per informare sul rischio petrolizzazione che la costa abruzzese sta correndo.

A Lanciano il prossimo 23 maggio ci sarà la manifestazione voluta da associazioni ambientaliste, liberi cittadini e dal comitato No Triv per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni contro l’eventuale presenza delle trivelle al largo delle coste abruzzesi e sulla terra ferma.

Il Partito Democratico e la lista civica con la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale urgente vogliono che l’amministrazione locale si impegni formalmente affinché le multinazionali del petrolio non invadano i nostri territori.

Il problema riguarderebbe non solo la costa dei trabocchi, ma anche l’Area Marina Protetta del Cerrano, visto che le trivelle potrebbero essere piazzate a poca distanza dal parco marino, la Riserva del Borsacchio. Un danno per l’economia turistica di un intero territorio, soprattutto in un momento storico in cui si stanno portando avanti una serie di iniziative e progetti per lo sviluppo di un turismo ambientale ed eco-sostenibile.