La sensibilità dei tanti frequentatori del più popolare social network, nella circostanza, però, si è rivelata fondamentale e la donna è stata dapprima identificata e poi in qualche modo distolta dai sui cattivi pensieri. La rete, e non è una frase fatta, non ha confini e grazie alla segnalazione di una donna della Svizzera, che aveva letto il messaggio dell’aspirante suicida, ha contattato la Polizia postale di Pescara, diretta da Pasquale Sorgonà. La tempestiva richiesta d’aiuto è stata quanto mai provvidenziale, visto che la Polpost si è subito attivata, è riuscita a risalire all’identità della donna che si nascondeva dietro ad uno pseudonimo e a salvarla. Tutto è cominciato quasi per caso, quando l’aspirante suicida ha scritto sul proprio profilo di facebook, visibile a circa 400 amici virtuali, quello che si sarebbe apprestata a fare di lì a poco: togliersi la vita. Una tra le amiche virtuali più attente, una donna della Svizzera, ha capito la situazione e dapprima ha lanciato una sorta di mobilitazione sempre sul social network e poi ha anche scritto un messaggio alla Polpost di Pescara. La catena virtuale ha avuto effetti, visto che la donna teramana (che pare soffrisse di crisi depressive) è stata identificata, prima che fosse troppo tardi, poi i carabinieri hanno avvertito i familiari invitadoli a starle più vicino. “ La sensibilità e la disponibilità degli iscritti a Facebook”, commenta Pasquale Sorgonà, “ vanno sottolineate, perché grazie a loro la donna è stata identificata e salvata in tempi rapidi”.