Teramo. Una frase lapidaria: “ oggi mi uccido e non mi rispondete, perché non potrò più leggere i vostri messaggi”. L’affermazione, scritta sabato su Facebook da una donna di 40anni residente nella provincia di Teramo, non era una bufala, anzi nascondeva la reale volontà di suicidarsi.
La sensibilità dei tanti frequentatori del più popolare social network, nella circostanza, però, si è rivelata fondamentale e la donna è stata dapprima identificata e poi in qualche modo distolta dai sui cattivi pensieri. La rete, e non è una frase fatta, non ha confini e grazie alla segnalazione di una donna della Svizzera, che aveva letto il messaggio dell’aspirante suicida, ha contattato la Polizia postale di Pescara, diretta da Pasquale Sorgonà. La tempestiva richiesta d’aiuto è stata quanto mai provvidenziale, visto che la Polpost si è subito attivata, è riuscita a risalire all’identità della donna che si nascondeva dietro ad uno pseudonimo e a salvarla. Tutto è cominciato quasi per caso, quando l’aspirante suicida ha scritto sul proprio profilo di facebook, visibile a circa 400 amici virtuali, quello che si sarebbe apprestata a fare di lì a poco: togliersi la vita. Una tra le amiche virtuali più attente, una donna della Svizzera, ha capito la situazione e dapprima ha lanciato una sorta di mobilitazione sempre sul social network e poi ha anche scritto un messaggio alla Polpost di Pescara. La catena virtuale ha avuto effetti, visto che la donna teramana (che pare soffrisse di crisi depressive) è stata identificata, prima che fosse troppo tardi, poi i carabinieri hanno avvertito i familiari invitadoli a starle più vicino. “ La sensibilità e la disponibilità degli iscritti a Facebook”, commenta Pasquale Sorgonà, “ vanno sottolineate, perché grazie a loro la donna è stata identificata e salvata in tempi rapidi”.