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Martinsicuro, nuove analisi e bonifica area verde inquinata

Martinsicuro. Nuovi campionamenti nell’area inquinata di Villa Rosa, successiva bonifica del sottosuolo e possibile avvio delle procedure per accertare responsabilità, sia sotto il profilo civile che penale.

Si gioca su tavoli diversi tavoli la partita che l’amministrazione comunale di Martinsicuro, ha avviato per far luce su alcune gestioni scellerate del passato (confermate ora da una serie analisi del sottosuolo e della falda) che hanno favorito lo smaltimento nel terreno di scarti industriali (si parla di materiali residui di fonderia). Questa mattina l’amministrazione civica ha avuto un incontro tecnico con Asl, Arta e Provincia, necessario poi per illustrare le strategie future necessarie per risolvere l’emergenza ambientale. Al momento, infatti, di ufficiale ci sono solo i prelievi fatti dall’Arta sulla falda acquifera, dove sono stati rintracciati elementi come ferro, manganese e arsenico, che potrebbero essere la risultanza di contaminazioni di rifiuti speciali smaltiti nel sottosuolo, ad una profondità di almeno 50 centimetri. Così come hanno spiegato oggi il sindaco Abramo Di Salvatore e il consigliere delegato all’ambiente, Massimo Vagnoni, nella rima fase bisognerà accertare se l’inquinamento dei pozzi (per il momento la Asl non ha vietato l’utilizzo degli stessi per scopi di irrigazione) sia derivante dai rifiuti speciali smaltiti illecitamente nel suolo, poi sarà effettuato il cosiddetto processo di caratterizzazione (con nuovi prelievi), che interesserà la pineta e l’area verde che il Comune vuole vendere. Contestualmente, poi, se le supposizioni del momento troveranno ulteriori conferme, bisognerà procedere con la bonifica dell’area, con la prospettiva che i rifiuti possano anche essere trattati in loco. Il nodo relativo all’area verde di Villa Rosa, non costituisce solo un’emergenza di natura ambientale, e come tale va gestita, ma presenta anche delle ripercussioni politiche. Il sospetto è che in molti sapevano cosa, negli scorsi decenni, era accaduto nell’area verde (e forse nell’intero quartiere), ma ha taciuto. Ora, nel momento in cui l’ente ha deciso di mettere in vendita il terreno (orientamento che la giunta municipale ha confermato anche oggi), si è scatenata la bagarre e la vicenda promette di dispensare nuovi capitoli.