Teramo. L’Anpi di Teramo piange la scomparsa di Giuseppe Adamoli colpito da malore improvviso durante la sua quotidiana passeggiata per le vie del centro di Teramo al quale nulla è valso il pronto intervento dei soccorsi.
Giuseppe ( per gli amici Peppino ) lascia la moglie Valeria, i figli Riccardo, Maddalena, Rosa e sette nipoti.
Figura di rilievo della sinistra cittadina, nipote del partigiano Gelasio Adamoli, eletto nelle liste del PCI di cui per lungo periodo fu segretario di Sezione di Teramo Scalo ,ricoprì per due mandati dal 1975 al 1985 la carica di consigliere comunale al comune di Teramo.
Distinta persona , funzionario di banca nel lavoro, sempre attenta alle problematiche della città e nazionali non ha mai fatto mancare il suo impegno alla elaborazione di proposte per la soluzione di problemi a favore del territorio e dei ceti meno abbienti.
Sempre in prima fila nelle battaglie dei diritti civili dal divorzio all’aborto , alla difesa delle leggi della partecipazione democratica e dei diritti dei lavoratori. Alla caduta del Muro di Berlino aderì al PDS poi DS infine al PD . Dirigente sindacale FIDAC CGIL attualmente dello SPI ( Pensionati CGIL) alla ricostituzione dell’ANPI di Teramo nel 2010 si iscrisse con entusiasmo, eletto negli organismi provinciali e comunali è stato sempre presente alle iniziative dell’associazione, indipendentemente se di rilievo locale o nazionale, non ultima la celebrazione del 25 aprile festa della liberazione dal nazifascimo, in quanto non ha fatto mancare la sua presenza alla sfilata del primo maggio alla manifestazione a Giulianova per la festa del lavoro . “La dipartita di Peppino Adamoli”, sottolinea Antonio Topitti, presidente dell’Anpi, ” è l’ultima perdita della sinistra teramana a pochissimi giorni della scomparsa del compagno Sandro Santacroce fulgidi esempi per nuove generazioni.
L’amico e compagno Peppino mancherà a tutti noi, in particolare agli amici dei Portici con i quali quotidianamente analizzava le dinamiche politiche, sociali, e di cronaca ; mancherà soprattutto alla famiglia alla quale associamo il nostro dolore.
Che il sonno eterno gli sia lieve e sereno, come lieve e sereno gli è stato il suo passaggio in terra caratterizzato per l’impegno civile e da tantissime battaglie nel nome collettivo”.