Teramo si candida a diventare la prima città europea dedicata al Virtual Heritage.
Con questo scopo il Comune si è presentato alla Bit di Milano, inaugurata questa mattina alla Fiera di Rho.
Alla cerimonia di apertura, presenziata dal ministro Michela Brambilla, hanno partecipato gli assessori al Turismo regionale e comunale, Mauro Di Dalmazio e Giorgio D’Ignazio.
E domani anche il sindaco Maurizio Brucchi raggiungerà il capoluogo lombardo, dove sabato 20 febbraio, insieme al sindaco di Atri Gabriele Astolfi e all’assessore Mauro Di Dalmazio, presenterà l’innovativo progetto inserito all’interno di Cult.
Si tratta di un grande intervento di documentazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale del territorio e della città di Teramo attraverso l’uso delle tecnologie virtuali.
Teramo si candida così a diventare la prima città europea dedicata al Virtual Heritage ed alla comunicazione virtuale dei beni culturali, attraverso display a parete, sistemi di proiezione stereoscopica, tecnologie portatili tipo smartphone per guide multimediali e multitouch touch screen.
La realizzazione del progetto e dell’infrastruttura tecnologica si avvale delle competenze interdisciplinari della School of Social Sciences, Humanities and Arts, dell’University of California, Merced, dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e dei Civici Musei di Teramo.
Si prevede inoltre il coinvolgimento dell’Università di Teramo e delle scuole del territorio.
Lo sviluppo dell’isola virtuale dedicata alla città di Teramo prevede due versioni, una per tutti i cittadini virtuali registrati in Second Life attraverso la virtual card ed una versione specifica per teenagers, attraverso il portale SL Teens, dedicato ai ragazzi fra i 13 ed i 17 anni.
Si potrà così accedere alla Virtuoteca, dedicata a mostre temporanee, ai filmati in computer grafica, al blog 3D ed allo Spazio Eventi, dedicato a specifiche iniziative legate alla comunicazione del territorio, ai musei e alle scuole.
Questo spazio potrà ospitare anche conferenze e lezioni di archeologia con filmati e presentazioni in tridimensionali.
Marina Serra