Pescara. Il dato di partenza è che le vendite all’estero di vino abruzzese, sono aumentate in valore del 5,68% nel 2008 e del 62,44% nel periodo 2003-2008, dati tanto più significativi se comparati alla media nazionale che vede un incremento dell’1,73% nel 2008 e del 33,42% nel quinquennio. E anche nel 2009, annus horribilis del commercio internazionale, il vino abruzzese è riuscito non solo a mantenere le proprie quote di mercato, ma addirittura ad ampliarle di un apprezzabile +4,4%, in controtendenza con il –5,7% della media nazionale che ha visto alcune regioni in forte difficoltà come ad esempio Piemonte (–13,4%), Toscana (–8,8%) e Veneto (–1,8%).
Ma per conservare questo vantaggio competitivo, dovuto principalmente al favorevole rapporto qualità/prezzo dei nostri vini e alla cresciuta dinamicità internazionale dei nostri produttori, è necessario affrontare sempre di più ai mercati emergenti e ancora poco esplorati. Si scopre così che appena il 6,88% del totale delle esportazioni abruzzesi arriva nei mercati asiatici – a parte il Giappone con il 5,5%, Cina, Honk Kong, Singapore, Corea e Thainlanda e Sudafrica sono inferiori all’1% delle nostre esprtazioni – sebbene abbiano hanno fatto registrare tra il 2008 e il 2009 una crescita in valore del +19,34% pari a 4,3 milioni di euro, a conferma di una tendenza favorevole e di un potenziale ancora inespresso.
E’ quanto hanno pensato il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo e l’Assessorato all’Agricoltura Regione Abruzzo che questa mattina hanno organizzato presso la Camera di Commercio di Pescara un incontro dedicato al “Marketing del Vino in Asia e Sudafrica”, al quale hanno preso parte 25 aziende abruzzesi.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente del Centro Estero Daniele Becci, i rappresentanti delle Camere di Commercio italiane all’estero di Cina, India, Singapore, Thailandia, Sudafrica, Hong Kong e Macao hanno presentato l’indagine effettuata presso gli operatori dei rispettivi Paesi, finalizzata a illustrare alle aziende vitivinicole abruzzesi l’evoluzione del mercato e le opportunità di penetrazione commerciale, oltre a fornire informazioni utili per le fasi di trasporto, sdoganamento, etichettatura e distribuzione dei prodotti. A seguire, le aziende partecipanti hanno potuto approfondire le proprie richieste attraverso incontri personalizzati.
“Siamo molto soddisfatti della risposta delle aziende che hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino realtà commerciali e di consumo dei principali Paesi asiatici e del Sudafrica – ha detto il presidente Becci – scoprendo le opportunità per aumentare la penetrazione in quei mercati, soprattutto in Cina e Sudafrica, le prime due cercando di cogliere quest’anno le occasioni promozionali che deriveranno dall’Expò di Shangai e dai Mondiali di calcio, ma anche in India, Honk Kong e Singapore che rappresentano realtà economiche molto forti”.