Dall’analisi della documentazione e degli elaborati tecnici, l’Arta ha rilevato che l’idea progettuale, nell’ambito urbano interessato, comporta varianti sostanziali sotto il profilo urbanistico e sociale.
In particolare, ha evidenziato come, per il corposo insediamento, “non siano state sufficientemente affrontate le problematiche dei Rifiuti, dell’Energia, delle Acque, del Rumore, delle Emissioni in atmosfera, del Traffico”. Alcune di esse sono state “completamente dimenticate (la Zonizzazione acustica e il Piano dei trasporti e mobilità)“, altre sono state giudicate trattate in “maniera incoerente rispetto alle dichiarazioni contenute nella Relazione introduttiva al Piano di Recupero”.
A questo punto il Cittadino Governante ha chiesto chiarimenti in quanto le dichiarazioni del Sindaco fatte in un recente Consiglio Comunale quando ha affermato che per la Vas era tutto a posto, sono in contrasto col documento inviato al Comune dall’Arta che affermerebbe l’esatto contrario . “Chiediamo”, si legge in una nota dell’associazione, “se è stato presentato all’Arta e agli altri enti il Piano di Demolizione, quali sono state le risposte, se è stata autorizzata la gestione dei rifiuti derivanti dalle demolizioni, se presenti amianto o altre sostanze tossiche o inquinanti e cosa fa ora il Comune sull’ assoggettabilità alla Vas visto che l’Arta con argomentazioni ineccepibili, a tutela di importanti interessi generali, ha espresso l’autorevole posizione sopra riferita”.