Il riferimento è alla vicenda dei precari della Provincia e, dopo le dichiarazioni apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale, Alfiero Di Giammartino dichiara che D’Agostino “non può farsi oggi paladino dei precari quando da Presidente, fino a qualche mese fa, li ha resi ancora più precari proponendo contratti a tempo determinato di 18 mesi anziché i 36 necessari per la definitiva assunzione. Ci deve spiegare perché ha voluto procedere all’assunzione di nuovi quattro dirigenti anziché utilizzare quelle stesse risorse per concludere i percorsi di stabilizzazione già avviati. Non ci troveremmo oggi a fare i conti della serva e dover proporre ai lavoratori interessati come ipotesi estrema contratti part-time di 12 ore. Con quale credibilità afferma di esser contro le esternalizzazioni quando sotto la sua guida la provincia di Teramo ha promosso e realizzato tante società a cui affidare servizi pubblici?”.
Secondo il segretario provinciale della Uil, “sarebbe cosa gradita fare un mea culpa e chiedere scusa ai lavoratori che si sono visti, all’indomani delle elezioni provinciali, franare tutte le aspettative date solo, in molti casi, con impegni verbali. Sarebbe opportuno che utilizzasse la propria attività di opposizione politica per un confronto leale e corretto assumendo una posizione volta a riparare i tanti disagi che vivono tutti i lavoratori, compresi quelli di ruolo, con ricadute negative sull’intera collettività.”
Marina Serra