Occupazione senza titolo di area demaniale: rimozione relitti/materiale vario. E’ l’oggetto dell’ordinanza firmata di recente dal sindaco di Roseto Enio Pavone che obbliga i proprietari delle imbarcazioni abbandonate sull’arenile a rimuovere le carcasse o i natanti che non si trovano in apposite zone di alaggio.
Il provvedimento è stato adottato dopo i sopralluoghi eseguiti dai tecnici comunali e dai vigili urbani. Il primo cittadino rosetano aveva ordinato una ricognizione per verificare lo stato in cui versano le zone di alaggio, ovvero le aree demaniali deputate ad accogliere imbarcazioni, sia per la piccola pesca, sia da diporto.
Durante i controlli, però, gli agenti municipali hanno scoperto che alcune zone di alaggio, anche quelle date in concessione per il rimessaggio delle barche, erano di fatto lasciate all’abbandono. Si è anche scoperto che piccole imbarcazioni occupano spazi di spiaggia libera. Pavone ha quindi deciso di firmare l’ordinanza e di esporla su ciascun natante che dovrà essere rimosso dall’arenile.
L’operazione di rimozione, che dovrà essere a carico del proprietario della barca, dovrà essere eseguita prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza sulla balneazione che scatterà di fatto dal primo giugno.
Se entro quella data le carcasse di natanti saranno ancora in uno stato di abbandono e negli spazi demaniali non consentiti, il Comune affiderà ad una ditta esterna la rimozione, con spese a carico del titolare del natante laddove venisse identificato, o del concessionario della zona di alaggio.
Tra roseto e Cologna Spiaggia sono oltre 20 le carcasse e i relitti di pedalò, piccole imbarcazioni e carcasse da rimuovere.