Si abbassa la soglia d’età per quanto concerne l’assunzione di droghe. E’ quanto emerge dal quadro dipinto dal Centro di Ascolto di Roseto, da 20 anni pronto ad aiutare chi è alle prese con il problema della tossicodipendenza e non solo.
Venti anni di attività durante i quali sono stati affrontati e tuttora si affrontano temi delicati come quelli legati all’uso di sostanze stupefacenti. Un fenomeno che è cambiato nel tempo, per via delle nuove droghe ma anche per il drastico abbassamento dell’età di chi fa uso di sostanze stupefacenti.
“Esistono droghe diverse rispetto ad un tempo e diverso è anche il modo di assumerle”, spiega Alessandro Di Marco (nella foto), del Centro di Ascolto di Roseto, “purtroppo registriamo un dato preoccupante: c’è chi già a 14 anni inizia ad avere confidenza con le sostanze stupefacenti”.
Al centro di ascolto si rivolgono anche soggetti che sono stati risucchiati nel vortice delle nuove dipendenze. Il problema riguarda l’alcol, ma anche la ludopatia.
“Anche in questo caso”, sottolinea Di Marco, “l’età si è abbassata. Ragazzini che hanno a che fare con videopoker o altre giochi di azzardo, nonostante siano vietati ai minori”.
In questi venti anni di attività più di 500 famiglie si sono rivolte alla struttura di ascolto rosetana, portata avanti da gente qualificata, da persone che sanno affrontare il problema, che sanno dare il giusto consiglio, che sanno anche indirizzare verso un centro di recupero. Ma il dato che più preoccupa è il sommerso.
“Noi affrontiamo solo la punta dell’iceberg”, conclude Di Marco, “in realtà la situazione è ben più grave. Ludopatia, droghe, alcol, forme di tossicodipendenza che abbracciano una fascia di età sempre più giovane. Noi con la nostra struttura siamo pronti a garantire un supporto per fare in modo che si esca da questi vortici pericolosi”.