L’alveo si sarebbe alzato negli ultimi anni di almeno un metro in più punti, anche in prossimità della vecchia discarica di Coste Lanciano. L’argomento è stato affrontato nel corso di una recente assemblea cittadina nel quartiere Annunziata e in un incontro pubblico a cui ha preso parte anche l’assessore regionale Mario Mazzocca.
Non solo, visto che la questione fiume Tordino è stato anche al centro di un Consiglio Comunale a Roseto durante il quale si è parlato della vecchia discarica e dei ritardi della Regione nel rilasciare le autorizzazioni per gli interventi di messa in sicurezza. Durante il dibattito è stata portata all’attenzione anche una proposta elaborata dal gruppo consigliare di Scelta Civica Flaviano De Vincentiis.
“Noi abbiamo chiesto che si prendesse in considerazione questa ipotesi”, ha detto De Vincentiis, “ovvero con un bando pubblico dare la possibilità a delle ditte specializzate di operare un prelievo controllato dei sedimenti, cioè della ghiaia in eccesso che ha innalzato il letto del fiume. Le stesse ditte ovviamente sarebbero tenute al ristoro versando nelle casse degli Enti competenti le somme per il prelievo di materiale demaniale. In questo modo avremmo due risultati: soldi per i Comuni e riportare il letto del fiume entro determinati parametri”.
La mozione è stata approvata ed ora dovrà chiaramente seguire un inter per fare in modo che possa essere resa possibile. I pareri interessati saranno anche quelli della Regione con il Genio Civile e il Demanio. Resta il fatto però che bisogna accelerare i tempi per mettere in sicurezza alcuni argini del fiume Tordino. Ce n’è uno in modo particolare, nella zona di Piane Tordino, che nel marzo 2011 venne divorato, permettendo alla piena di invadere la zona del bivio tra la Statale 16 e via Romualdi.