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Giulianova, in via Cupa il nuovo ospedale. L’annuncio dell’assessore regionale Venturoni.

Giulianova. “Non si può pensare di ristrutturare i due padiglioni dell’ospedale di Giulianova. Conviene assolutamente costruirne uno ex novo, assicurando le migliori strumentazioni di cui un paziente acuto ha bisogno”. L‘assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, è stato chiaro: a Giulianova bisogna costruire un nuovo ospedale.

Per la sanità abruzzese un simile intervento significherebbe notevoli risparmi in termini economici e soprattutto una migliore qualità dei servizi. Lo ha affermato in occasione dell’assise civica straordinaria voluta dal Sindaco Francesco Mastromauro e sollecitato in tal senso da alcuni consiglieri comunali, quali ad esempio il capogruppo dell‘Udc Gianfranco Francioni. Presenti esponenti tra il pubblico esponenti dei vari schieramenti politici.

Venturoni ha partecipato al consiglio comunale e, subito dopo l’intervento del primo cittadino giuliese che ha sottolineato come sia necessario fare qualcosa per migliorare la sanità locale, ha detto quale sia al momento la situazione. Ebbene, la Regione ha i soldi per rimodulare la sanità abruzzese (si pensa al recupero ad esempio dell’ospedale de L’Aquila danneggiato dal terremoto), circa 240 milioni di euro. Tra questi ci sono anche i fondi per la nuova struttura ospedaliera di Giulianova.

“Per avviare il progetto”, ha spiegato l’assessore Venturoni, “è necessario un accordo di programma tra Comune, Provincia e Regione, individuare un’area che sia almeno di 10 ettari in quanto è necessario garantire servizi e urbanizzazione. Mi pare che Giulianova da questo punto di vista abbia già una zona interessante e mi riferisco a quel terreno in via Cupa a ridosso dell’area di servizio Esso. Bisogna lasciare da parte i campanilismi legati all’avere o meno un ospedale. Oggi la medicina è cambiata, le patologie stesse sono cambiate. 20 anni fa una cataratta richiedeva un ricovero di 10 giorni, oggi si interviene ambulatorialmente e il paziente torna immediatamente a casa”.

Il progetto di Venturoni prevede la realizzazione della struttura per il ricovero degli pazienti “acuti”, mentre si procederà con il recupero e la riorganizzazione del padiglione ovest e della palazzina amministrativa per assicurare tutto ciò che ha a che fare con la diagnostica, un vero e proprio distretto sanitario di base.
L’assessore regionale si è soffermato anche su un dato preoccupante e che deve far riflettere: il 90 per cento dei pazienti ricoverati molto spesso non ha bisogno di un ricovero. Per la sanità tutto questo rappresenta uno sperpero di denaro pubblico.
Il progetto di riorganizzazione della sanità abruzzese prevede anche l’alienazione di alcuni beni per poter finanziare tutte le opere. Complessivamente la Regione dovrebbe introitare dalla vendita di alcuni beni circa 100 milioni di euro. A Giulianova, ad esempio, verrebbero venduti il padiglione est, l’ex ospizio marino con un cambio di destinazione d’uso in attività turistiche, il vecchio ospedale di viale dello Splendore.

All’assessore Venturoni è stato intanto chiesto di riattivare il punto nascita a Giulianova, riaprendo i reparti di ostetricia e ginecologia. Il capogruppo dell’Udc Francioni nel suo intervento ha invece criticato duramente la precedente amministrazione di centro sinistra, guidata dall’allora Sindaco Claudio Ruffini.

“Nel 2005 revocò unilateralmente il protocollo d’intesa, o accordo di programma”, ha detto Francioni, “che prevedeva la costruzione in città di un nuovo ospedale, a vantaggio di un piano di recupero del padiglione ovest che poi non c’è mai stato. Così si è perso solo del tempo. Sono 10 anni però che sentiamo parlare di nuovo ospedale. Spero che questa volta sia davvero quella giusta”. Il Sindaco ha fatto dono all’assessore Venturoni del libro scritto dal professor Gianfranco Garosi, primario di ortopedia a Giulianova oggi in pensione. E’ un volume che traccia la storia dell’ospedale di Giulianova che esisteva addirittura già 450 anni fa.
Lino Nazionale