Dopo le piogge di ieri si sono riacutizzate le già difficili situazioni di frane e smottamenti, soprattutto nelle zone collinari della città. In particolare alcune emeregenze sono state segnalate sulla strada provinciale 18, quella che da Varano porta a Teramo e nelle zone circostanti. La terra inzuppata di acqua, infatti, continua a scivolare e il movimento del terreno provoca di conseguenza danni anche alle carreggiate che, in alcuni punti, sembrano essere state letteramente risucchiate nel vuoto, con dislivelli notevoli.
Grande la preoccupazione degli abitanti della zona che, al di là del timore di ulteriori precipitazioni, lamentano il fatto che non ci siano le necessarie segnalazioni sulla strada per avvisare gli automobilisti. In diversi tratti, infatti, è necessario procedere a senzo unico alternato e sempre con estrema cautela.
“Se da queste parti passa qualcuno di notte e non conosce le condizioni che ci sono attualmente”, dicono i residenti, “si corre davvero il rischio di poter incorrere in qualche incidente serio”.
Inoltre sono stati praticamente vanificati tutti i lavori effettuati su quel tratto di carreggiata proprio pochi mesi fa, con il nuovo asfalfo che è già collassato a causa dello spostamento del terreno sottostante.
Davvero preoccupante anche la situazione nel tratto che collega san Pietro ad Lacum alla parte bassa della frazione. La circolazione non è stata interrotta ma è davvero ai limiti della praticabilità, con gli abitanti della frazione costretti a fare gimkane o veri e propri percorsi di sopravvivenza per poter uscire dalle loro case. Senza contare la pericolosità di una frana, proprio a ridosso di un paio di abitazioni, che viene costantemente monitorata per evitare che possa compromettere la stabilità delle case.
Infine è chiusa la strada che dalla frazione Galeotti conduce a Sciusciano.