La tempesta di questi giorni ha riproposto ancora una volta il delicato problema della messa in sicurezza dei pescherecci.
“Mentre i diportisti dormono sonni tranquilli”, tuona Walter Squeo, segretario regionale di Federpesca e vicepresidente del Cogevo il consorzio delle vongolare, “noi pescatori, che da più di 80 anni rappresentiamo la flotta peschereccia locale, siamo costretti a rimanere a bordo quando le condizioni meteo sono particolarmente avverse per evitare che le nostre barche possano affondare. Io sono uno di quelli che ha passato la notte sul peschereccio per rinforzare le cime che si spezzavano di continuo. E con me c’erano anche altri equipaggi”.
Squeo critica il fatto che ai natanti da diporto sia stata riservata la zona più sicura dell’area portuale. Ha ricordato, inoltre, che il porto di Giulianova ha una natura prettamente peschereccia.
“E’ scandaloso come i pescherecci vengono ammassati in file da dieci barche”, prosegue ancora, “in una situazione di questo genere la sicurezza è praticamente ridotta ai minimi termini. Il comandante della capitaneria, il tenente di vascello Sandro Pezzuto, sta facendo il possibile per risolvere la questione. Purtroppo c’è chi riduce gli spazi ai pescatori per favorire le attività da diporto”.
Il segretario di Federpesca va giù duro contro l’Ente Porto, in modo particolare contro chi dovrebbe rappresentare le esigenze della marineria all’interno dell’organismo. Altro aspetto negativo riguarda gli anelli di acciaio per gli
ormeggi. La tempesta di questi giorni ne ha spezzati alcuni e secondo Squeo tutto questo è accaduto perché sarebbe stato utilizzato un metallo non di qualità per la realizzazione degli anelli.
“Noi rivogliamo la banchina di riva”, conclude Squeo, “perché è sicura e facilita anche le operazioni di sbarco dei prodotti ittici. I diportisti possono essere trasferiti sul lato est della banchina del molo nord”.