Teramo. Serrande abbassate dallo scorso 17 febbraio, stipendi che, a detta dei dipendenti, non vengono pagati da ottobre. E poi la protesta. Quella che questa notte hanno mandato in scena i 16 lavoratori del bar Baccanale, chiuso ormai da qualche settimana per un presunto mancato accordo tra i soci.
Invece, dietro la chiusura, si celerebbero (se è vero ciò che i dipendenti affermano) presunte difficoltà economiche, che hanno spinto i lavoratori ad apporre uno striscione la scorsa notte (poi fatto rimuovere) per palesare alla città intera gli stipendi arretrati.
E mentre Bruno Randi fa filtrare da fonti a lui vicine di non c’entrare nulla con il Baccanale, i lavoratori aspettano. E protestano.