Per la seconda parte del Corso, quindi nel tratto tra il Duomo e l’incrocio con via Acquaviva, il Comune ha dato incarico di rimuovere la segnaletica orizzontale, eliminando così le strisce presenti sulla pavimentazione. E’ il primo passo verso una sorta di rivoluzione del traffico nel cuore antico della città. Si prevede, infatti, un piano più organico capace di armonizzare la valorizzazione del Centro storico con le necessità contingenti legate alle attività commerciali locali e al decongestionamento del traffico nel borgo storico.
“Questo piano, che innova profondamente e decisamente l’assetto della parte antica della città”, spiega il Sindaco Francesco Mastromauro, “ha come suo punto qualificante, in primo luogo, la pedonalizzazione della piazza più significativa del Centro storico, cioè Piazza Buozzi, sinora offesa da un manto d’asfalto e ridotta mestamente ad un parcheggio. Noi ne faremo un luogo di incontro, il vero salotto buono della città antica, ammettendo il transito e la sosta temporanea solo ai mezzi per il carico e lo scarico e consentendo un limitato accesso ai residenti, ciò che avverrà di qui a breve con la rimozione della tensostruttura”.
Naturalmente l’amministrazione comunale si è preoccupata di creare nuovi parcheggi, individuandoli nella parte sud della piazza, al posto del vecchio distributore, ma anche in via Piave. Altri parcheggi verranno attrezzati nella zona dello stadio Fadini, in via Amendola e nella zona dell’Istituto Castorani, così da permettere di raggiungere il centro con una passeggiata di non più di 200 metri.
Tra le opere funzionali al rilancio del Centro, anche il nuovo sistema di illuminazione, la riapertura della Biblioteca-pinacoteca “Bindi” e il trasferimento nella ristrutturata ex caserma di via Bindi degli uffici tecnici ancora allogati nell’immobile in affitto di via Nievo.
“Dopo tanti anni, finalmente avremo un centro storico restituito alla sua dignità di anima nobile della città”, ha concluso il primo cittadino, “Era una promessa che andava mantenuta. Ma non è stata né sarà l’unica. Pensiamo anche a degli sgravi fiscali, per un periodo di almeno 5-10 anni, per chi vuole aprire un’attività nel Paese di Giulianova”.
Lino Nazionale