Giulianova. Nel corso di un’operazione complessa di Polizia Marittima denominata “Labyrinth”, per l’intera Provincia di Teramo, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, sotto la guida del Comandante Sandro Pezzuto, ha effettuato un totale di 190 controlli, suddivisi principalmente nei punti di sbarco del pescato nel Porto di Giulianova, nell’Area Marina Protetta del Cerrano, e nei Comuni di Silvi, Roseto Martinsicuro e Tortoreto.
L’operazione ha consentito di elevare 4 sanzioni amministrative per un totale di 8.500 euro e 3 sequestri amministrativi di attrezzi da pesca non consentiti oltre a quasi 1 quintale di prodotto ittico vario, in gran parte costituito da vongole mancanti della documentazione sulla “tracciabilità/rintracciabilità” (documentazione che consente di stabilire la storia e di seguire l’utilizzo e la provenienza del prodotto).
Degno di particolare pregio è stato il sequestro amministrativo di 300 metri di reti da posta irregolarmente detenute ed utilizzate da un pescatore sportivo di nazionalità albanese, già noto per essere dedito a tale tipologia di pesca di frodo.
Nell’auspicio che vengano rispettate le norme a tutela delle varie specie ittiche e nella consapevolezza della complessità che l’attuazione di tali norme può incontrare, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, anche attraverso gli uffici dipendenti di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, sotto la guida ed il coordinamento del Comandante Sandro Pezzuto, assicura la massima attenzione per il prosieguo dei controlli anche per il prossimo futuro nonché la consueta disponibilità a tutta l’utenza del settore pesca per una più puntuale informazione volta a prevenire comportamenti irrispettosi delle regole.