Teramo. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, riunitosi nella prima seduta convocata dopo il rinnovo dei componenti nelle elezioni del 16 e 17 gennaio, ha confermato all’unanimità Guerino Ambrosini presidente.
Avvocato civilista, Ambrosini esercita la professione dal 1981 ed è stato eletto in seno al Consiglio dell’Ordine per la prima volta nel 1998, ricoprendo negli ultimi tre anni la carica di presidente.
Il nuovo Consiglio, che resterà in carica per il quadriennio 2015-2018, ha anche confermato consigliere segretario l’avvocato Maurizio Reale e consigliere tesoriere l’avvocato Nicola Rago.
Gli altri consiglieri, come noto, sono: Nicola Aprile, Wania Della Vigna, Vincent Fanini, Maria Marsilii, Fortunato Nicola Mattucci, Giovanni Melchiorre, Carla Poliandri, Gianluca Reitano, Marco Sgattoni, Alessandra Terzi, Pasquale Tiberii, Maristella Urbini. Per la prima volta cinque componenti su quindici sono donne, in ossequio al principio della parità di genere (un terzo dei seggi è riservato al genere, maschile o femminile, meno rappresentato) recentemente introdotto.
“Desidero esprimere gratitudine – dichiara Ambrosini – a tutti i colleghi che hanno rinnovato la stima e l’apprezzamento per il lavoro svolto. Negli ultimi mesi il nostro impegno è stato rivolto alla realizzazione di numerose iniziative, tra le quali vale la pena di ricordare la nascita della commissione pari opportunità e i regolamenti relativi al processo telematico e al riconoscimento e alla liquidazione delle parcelle per la difesa d’ufficio. Tra le più recenti novità, c’è anche la nascita della Scuola forense, diventata obbligatoria dal primo gennaio. A questo laboratorio di formazione guardiamo con particolare interesse e su questo convergeremo subito le nostre migliori energie per offrire agli aspiranti avvocati e a quelli che già operano da tempo nelle aule di giustizia uno strumento che consenta loro di elevare la propria professionalità ed essere sempre al passo con i tempi. La formazione è la leva principale con cui vogliamo continuare ad alimentare le basi di un’avvocatura preparata e libera”.