Sant’Omero. Lo stesso esame. La stessa equipe medica, ma due date diverse. Una praticamente immediata il 28 gennaio (ma in libera professione), l’altra attraverso il servizio sanitario il 24 di febbraio.
Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, quando si parla di prestazioni sanitarie.
Nel caso di specie, però, il paziente che necessita, con urgenza di sottoporsi ad una ortopanoramica delle arcate dentarie, è malato di tumore e, dunque, si intuisce lontano un miglio che la cosa deve essere effettuata il più presto possibile. Ossia attraverso il percorso della cosiddetta libera professione.
A segnalare la vicenda è lo stesso paziente, un professionista di Torano Nuovo di 57 anni, che questa mattina ha effettuato la prenotazione attraverso il Cup della Asl di Teramo.
Il paziente, dotato di tesserino di esenzione ticket, prenota la prestazione sanitaria prescritta dal reparto di chirurgia maxillo facciale dell’ospedale di Parma.
Il professionista (che allega la documentazione), strabuzza gli occhi quando si rende conto che la prestazione con codice di esenzione può essere fatta il 24 febbraio (tra un mese), in libera professione tra due giorni, ossia giovedì 28 gennaio.
” Ma la politica è a conoscenze di queste “porcate” fatte sulla pelle dei malati”, scrive l’uomo, ” a tutto vantaggio dei dipendenti della Asl?
Le liste di attese di cui si sente parlare non sono dovute dalla carenza di personale o di strutture ma dal fatto che gli operatori preferiscono effettuare prestazioni in libera professione invece che prestazioni attraverso il servizio sanitario.
Forse sarebbe ora di farla finita con queste speculazioni. Ritengo che i tempi siano maturi per mandare a casa i fannulloni e gli speculatori. Ci sono tanti giovani medici disoccupati o precari che hanno voglia di lavorare”.