Teramo. Tredici ordinanze di custodia cautelare, di cui dieci in carcere, sono state operate dai carabinieri di Teramo nei confronti di un sodalizio criminale per detenzione e spaccio di cocaina ed eroina, rapina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Per l’operazione “Huatai”, da uno dei nomi in codice codice con cui gli spacciatori chiamavano la droga quando parlavano con i clienti, dunque, è stata smantellata un’organzzazione i cui membri presentano una grande personalità delinquenziale, come ha confermato lo stesso Procuratore capo del Tribunale di Teramo, Antonio Guerriero, dando merito al Nucleo investigativo del Comando provinciale di Teramo dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Silvia Scamurra, per l’attività svolta.
Le indagini erano partite dalla notizia data da una fonte confidenziale sull’organizzazione di una rapina a mano armata ai danni di una gioielleria e, attraverso intercettazioni e appostamenti, si è riusciti a risalire al traffico di stupefacenti, accertando il rilevante giro di affari che c’era dietro. Secondo quanto emerso dalle investigazioni, infatti, il gruppo malavitoso maneggiava con continuità rilevanti quantitativi di cocaina e hashish (30 chili sequestrati solo il 29 ottobre 2013 nell’abitazione di uno degli arrestati).
L’organizzazione, formata da persone di origine napoletana, albanese e della stessa provincia teramana, si riforniva di grandi quantitativi di droga nei mercati milanesi, napoletani e pescaresi e, attraverso una rete capillare di intermediari, spacciava in particolare ai tossicodipendenti di Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Mosciano e Teramo.
Dalle indagini, inoltre, è emerso che il sodalizio criminale si era reso responsabile anche di una rapina aggravata ai danni di un’anziana, scaraventata di forza dentro un’auto all’uscita di una sala bingo e derubata di gioielli e soldi, oltre che di sfruttamento della prostituzione di una giovane rumena, i cui compensi venivano usati dal compagno per acquistare droga.
Ma la vicenda, come ha confermato lo stesso Procuratore capo, non è ancora conclusa e i carabinieri stanno lavorando ancora su episodi che coinvolgerebbero altre decine di indagati.
Tra gli arrestati, anche Cristian Ciabattoni, figlio di Mario, il 74enne ex idraulico che ha ucciso la vicina di casa due anni fa a Bellante e fratello di Giuseppe, scomparso durante una battuta di caccia per un colpo di fucile esploso per errore dal fratello Sandro.