Doveva essere una tranquilla serata di svago, con una capatina al Bingo di Corropoli per tentare la fortuna. Ma per Shpetim Preza, 43enne albanese, di fatto domiciliato a Martinsicuro, la nottata di ieri ha interrotto una latitanza che durava dallo scorso febbraio.
Durante un normale controllo dei Carabinieri della Radiomobile di Alba Adriatica, diretti da Luigi Colazzo e coordinati dal comandante della Compagnia Raffaele Iacuzio, infatti, la pattuglia ha fermato l’uomo accompagnato da una donna appena usciti dal locale. Nonostante l’apparente sicurezza mostrata dal latitante, che ha esibito con naturalezza il proprio passaporto, grazie ad un accertamento nella banca dati dei militari, non ci è voluto molto ai carabinieri per comprendere che c’era qualcosa che non andava.
Nei confronti di Preza, infatti, pendeva una condanna definitiva in Cassazione ad otto anni di reclusione per un reato di spaccio di stupefacenti commesso nel ’99 tra le province di Ascoli Piceno e Fermo. Ma dallo scorso febbraio, cioé da quando il Tribunale di Fermo aveva emesso il provvedimento restrittivo, l’albanese si era reso irreperibile, trovando probabilmente fin da subito rifugio a Martinsicuro, ospite dal fratello, dove conduceva una vita apparentemente schiva e tranquilla.
La passione per il gioco, dunque, gli è stata fatale. E non si può dire di avere avuto una serata fortunata.