Teramo, disservizi raccolta rifiuti: “Colpa del ghiaccio”

Teramo. La Teramo Ambiente ha fatto tutto ciò che era nei propri poteri, tutelando operatori e mezzi durante i giorni in cui la neve è scesa copiosa (?) su Teramo. Il problema alla base dei disservizi sulla raccolta porta a porta, è stato il ghiaccio.

La difesa del presidente Giovanni Mattucci e dell’amministratore delegato Pierangelo Stirpe parte da un dato: non si poteva mettere a rischio chi stava lavorando o i cittadini teramani, portando in strada mezzi da oltre 70 quintali. E questo perché, sulle strade, il ghiaccio la faceva praticamente da padrone.

Passi la versione della Te.Am., logica, anche se altrettanto logica è la rabbia dei cittadini nel vedere poi il bollettino Tari, ma la domanda sorge spontanea: se la Te.Am. ha fatto tutto il possibile, si può dire lo stesso del Comune? La municipalizzata, nel difendersi, “prende le parti” dei cittadini e sottolinea le stesse difficoltà di chi è scivolato sulle strade per colpa di un sale forse sparso con troppa parsimonia (?). Tra l’altro, due operatori della Te.Am. sono finiti in ospedale proprio dopo essere scivolati mentre erano al lavoro. Ed è accaduto nella zona del centro.

LA CRONISTORIA. “Dal 29 dicembre al 4 gennaio abbiamo attraversato giorni critici – ha spiegato questa mattina il presidente Mattucci – I giorni 30 e 31 dicembre sono stati giorni particolari per via del maltempo, ma soprattutto per via del freddo e del ghiaccio. La nostra prima indicazione è stata quella di lavorare in sicurezza, nel rispetto dell’incolumità di operatori e mezzi. Sottolineo che tutti i nostri mezzi erano dotati di gomme termiche, ma ogni mezzo deve comunque partire da Carapollo ed arrivare a Teramo”. Evidentemente qualcosa del piano neve non ha funzionato anche in quest’ultimo caso.

rifiuti team“Abbiamo deciso – ha proseguito Mattucci – di impiegare due persone per ogni mezzo, al posto di una, per ragioni di sicurezza. Il primo gennaio abbiamo informato la cittadinanza che non avremmo effettuato la raccolta, poi dal due gennaio abbiamo iniziato pian piano il recupero. Su 30mila utenze tra commercianti ed abitazioni, alcune utenze sono effettivamente rimaste fuori dalla raccolta (qualcuna ancora oggi, nella foto Nepezzano; ndg)”.

OPERATORI IN FERIE. Da alcune parti, nei giorni scorsi, si erano levati anche cori di protesta e similitudini al caso dei Vigili Urbani a Roma, quasi tutti “malati” nel giorno di Capodanno: “Abbiamo calcolato di aver avuto, in media, 15-16 operatori in ferie a settimana – ha proseguito il presidente Te.Am. – questo su 100 operatori che sono impegnati nella raccolta. Ci sono state solo due permessi per malattia, di cui uno tornato poi spontaneamente per dare una mano”.

“Abbiamo lavorato anche di domenica per recuperare quanto non raccolto nei giorni precedenti – ha spiegato l’ad Stirpe – Avremmo potuto prendere un camion e raccogliere tutto come indifferenziato, non l’abbiamo fatto. Io credo che avere la raccolta porta a porta dovrebbe in un certo senso inorgoglire i cittadini teramani. Tornare ad isole ecologiche o bidoni, sarebbe un passo indietro”.

 

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