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Un asilo al posto del parco: protesta in via della Fornace Bizzarri

Pescara. Dibattito acceso a Pescara sulla realizzazione di due nuovi asili, finanziati con fondi del Pnrr, rispettivamente in via della Fornace Bizzarri, a San Donato, dove verrebbe sacrificato un parco pubblico, e in via Santina Campana, dove sarebbero cancellati una serie di orti urbani.

Entrambi gli interventi sono contestati dai residenti che proprio non ci stanno ad assistere allo smantellamento di polmoni verdi molto apprezzati dalla popolazione. Al loro fianco anche il Wwf, che sottolinea come “gli asili, al di là della loro indiscutibile utilità sociale, rappresentano comunque una colata di cemento, l’ennesima, a danno delle poche aree del perimetro urbano rimaste libere”.

Sabato, infatti, si è tenuta una manifestazione dei residenti proprio nel parco di via della Fornace Bizzarri. I residenti propongono localizzazioni alternative, alcuni fanno anche notare che il fabbisogno di strutture per i bambini di età prescolare potrebbe essere facilmente coperto coinvolgendo aule e spazi di plessi scolastici già esistenti e solo parzialmente utilizzati.

“I cittadini della zona – fa notare la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – hanno bene evidenziato, nelle proteste di questi giorni, come sia invece importante un’area verde per garantire a tutti, e in particolare a bambini e anziani, la possibilità di vivere meglio. I servizi ecosistemici (regolazione climatica, depurazione dell’aria, rigenerazione psico-fisica, ecc.) forniti dal verde e dalla biodiversità urbana sono cruciali per la salute e il benessere di tutti. Il verde pubblico non dev’essere mai sacrificato, meno che mai in quest’epoca emergenziale di cambiamenti climatici. Senza dimenticare che il parco che vi vorrebbe cancellare è l’unico a servizio di una vasta comunità”.

Alla protesta si associa anche il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle: “Quello dell’asilo nido di via della Fornace Bizzarri è l’ennesimo caso di superficialità dell’amministrazione Masci che per fare posto ad un capannone adibito ad asilo nido, vuole distruggere un parco cittadino tra i più frequentati della zona di Via Tirino”: commentano i consiglieri comunali Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, che aggiungono: “Oltre al danno la beffa di avere la possibilità di utilizzare, nelle immediate vicinanze, un’area libera destinata proprio ad istruzione dal 2001”.

“Oggi che quest’area è un piccolo gioiello verde, il sindaco Masci torna ad imbracciare le seghe per distruggere quanto realizzato a beneficio del quartiere pur avendo la possibilità di utilizzare a pochi passi un’area di cessione dell’accordo di Programma COCEA che è libera e destinata proprio all’insediamento di attrezzature scolastiche comunali – prosegue la capogruppo M5S Erika Alessandrini – potendo così risolvere, in un colpo solo, anche l’annoso problema di quella cessione bloccata che si trascina dal 2001”.

“Il tempo a disposizione per modificare questa scelta ci sarebbe – aggiungono i consiglieri Paolo Sola e Massimo Di Renzo – perché la fretta di ascrivere questo progetto già all’annualità 2022 è dovuta al solo fatto di poter avere, così facendo, 150 mila euro in più da spendere anticipando l’intervento. Fondi aggiuntivi che il Governo anticipa a chi accelera sulle progettualità del PNNR, ma che nel caso specifico, di fatto, strozzerebbero ogni possibilità di dialogo con la cittadinanza insorta e di confronto su possibili terreni alternativi che non comportino la rinuncia ad un’area verde”.