Il gip di Pescara Nicola Colantonio ha accolto la richiesta della procura pescarese di prosciogliere il deputato di FdI Guerino Testa dall’ultima tranche del processo che riguardava il crac di un imprenditore locale, Carmine De Nicola.
Per la parte più corposa del processo, Testa aveva patteggiato 18 mesi di condanna: per questa ultima, come riporta il quotidiano Il Centro, era sotto indagine con altre 5 persone e nel suo ruolo di commercialista.
Appresa la notizia il presidente della Regione Abruzzo Marsilio ha espresso soddisfazione per l’archiviazione di Guerino Testa e ha ringraziato la Procura di Pescara e il Pubblico ministero per aver dimostrato “ancora una volta l’onestà intellettuale e la correttezza professionale nel riconoscere che la condotta professionale dell’on. Testa non avesse alcun rilievo penale.
“Questa archiviazione a mio parere getta una nuova luce anche sulla precedente tranche dello stesso procedimento giudiziario in cui Guerino Testa è stato coinvolto – ha detto -Come noto l’onorevole Testa propose e accettò un patteggiamento per definire una vicenda molto complessa e intricata, ricavandone una pena peraltro molto esigua in relazione al reato di cui era accusato. Già questo elemento faceva capire come la sua posizione fosse comunque ritenuta marginale e che i suoi comportamenti fossero al massimo viziati di ingenuità o superficialità piuttosto che dal dolo. A causa di questo patteggiamento, più volte da parte di alcuni giornalisti tendenziosi e di alcune parti politiche è stata operata una tipica strumentalizzazione contro la sua persona e contro il partito, accusato di portare un ‘bancarottiere’ in Parlamento. Comprendo le motivazioni che portarono Guerino Testa ad accettare questa macchia sulla sua carriera professionale piuttosto che affrontare un lungo calvario giudiziario, ma oggi più di ieri sono certo che se lo avesse fatto si sarebbe concluso con l’assoluzione nel merito”.