“Fortunatamente la comunicazione era ottima, ci ha detto che stavano al ristorante, distanti dalla zona dell’attentato. Ci ha detto che stava bene dopo lo spavento”. A raccontarlo sono le professoresse Anna Maria Seca e Anna Di Renzo, docenti rispettivamente di francese e italiano della quinta F.
La ragazza, che ha vinto un premio nell’ambito di un’iniziativa del Movimento per la Vita e rientrerà in Italia sabato 15 dicembre, ha raccontato al quotidiano ‘Il Centro’ i primi momenti dopo l’attentato. “Non so quando potremo uscire e tornare in hotel, distante più di mezz’ora da qui – si legge nell’intervista alla testata locale – Ci stanno rifocillando con bevande e cibi caldi, abbiamo contattato le famiglie per tranquillizzarle. Siamo spaventati, terrorizzati, ma stiamo bene”.
“Siamo più tranquilli, ma ieri sera eravamo spaventati – dice oggi il vicepreside della scuola, professor Natale – Quando abbiamo sentito la ragazza abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Nel tardo pomeriggio erano stati proprio nella zona dei mercatini”.
E questa mattina nella quinta F il primo pensiero era per Dea. Lei anche oggi al telefono ha voluto rassicurare tutti: “Non abbiamo sentito spari, ma solo sirene e poi abbiamo aspettato il via della Polizia per uscire dal locale dopo un paio d’ore per tornare in albergo. La città è piena di forze dell’ordine, ma la situazione è tranquilla e sotto controllo”. Christian De Lellis, suo compagno di classe, l’ha sentita dopo l’attentato: “Era spaventata. L’abbiamo tranquillizzata. Era lei che chiedeva notizie a noi perché, stando nel piano interrato di un ristorante, non riusciva a vedere niente, anche perché la Polizia aveva vietato alle persone presenti nei locali di uscire. Ci siamo poi risentiti, stamattina quando il gruppo di studenti stava visitando il Parlamento Europeo”.