“La nostra associazione” spiega la presidente della sezione di Pescara Portanuova Simona Corsello “vuole sensibilizzare l’opinione pubblica a un’azione mirata di contrasto alla drammatica emergenza della violenza di genere, per un’educazione delle giovani e dei giovani scevra da pregiudizi, spesso all’origine di episodi di violenza, per promuovere la parità sostanziale fra i sessi e la valorizzazione delle differenze fra bambine e bambini. E’ necessario soprattutto, ma non solo, educare senza pregiudizi i più giovani, perciò ringraziamo il Comune di Spoltore per aver voluto contribuire con questo primo passo”.
La Nuova Carta contiene 9 articoli, dal “diritto di essere protetta e trattata con giustizia” al diritto di non essere bersaglio di campagne pubblicitarie in favore di tabacco, alcol e altre sostanze nocive.
La versione originale della Carta dei Diritti della Bambina fu presentata ed approvata Reykjavik nel 1997, in seguito all’emergere della questione dell’infanzia femminile durante la Conferenza mondiale di Pechino del 1995. L’assessore all’istruzione Roberta Rullo sottolinea la peculiarità di questa carta rispetto ai documenti che tutelano l’infanzia in genere: “ispirata alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia del 1989, a differenza e ad integrazione di questa che pone sullo stesso piano i due generi, li distingue in termini di caratteristiche e bisogni, avuto riguardo alle diverse connotazioni fisiche ed emozionali. Deve essere letta come premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita”. La Carta è stata adottata attraverso una delibera: “la Città di Spoltore” ricorda la giunta comunale “è da sempre sensibile ad ogni attività, iniziativa, manifestazione che risulti utile alla promozione della crescita morale e civile della collettività. Le finalità ed i principi propri della Nuova Carta dei Diritti della Bambina, si pongono assolutamente in linea con i principi dello Statuto del Comune per cui non può non condividerne lo spirito”. “Famiglia, scuola e comunità” chiosa il primo cittadino Luciano Di Lorito “devono assumersi responsabilità perché la bambina possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione”.
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
La Carta è stata approvata all’unanimità durante il Meeting delle Presidenti europee in data 30 Settembre 2016.