Spoltore, abusi su minore: pm chiede tre anni di reclusione per don Vito Cantò

La condanna a tre anni di reclusione è la richiesta avanzata dall’accusa per don Vito Canto’, l’ex parroco della chiesa di San Camillo De Lellis, di Villa Raspa di Spoltore, accusato di abusi di natura sessuale su un ragazzo all’epoca 15enne.

 

La richiesta del pubblico ministero, Salvatore Campochiaro, e’ stata formulata nel corso del processo davanti al tribunale collegiale di Pescara.

Il legale di parte civile, Vincenzo Di Girolamo, e il difensore del sacerdote, l’avvocato Giuliano Milia, hanno presentato delle memorie difensive e l’udienza e’ stata aggiornata al prossimo 14 giugno per la sentenza.

A denunciare i fatti, prima alla Curia e poi alla squadra mobile di Pescara, sono stati i genitori del ragazzo, che frequentava la chiesa di Spoltore che si sarebbe confidato con la famiglia solo a distanza di tempo, mentre i rapporti ci sarebbero stati tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Stando agli atti dell’indagine, i rapporti sarebbero avvenuti senza costrizione fisica ma, a distanza di mesi, avrebbero provocato una crisi di identita’ sessuale al ragazzo.

Don Vito Canto’ e’ gia’ stato sottoposto ad un processo canonico per la stessa vicenda, che si e’ chiuso con una condanna che prevede l’interdizione perpetua dallo svolgimento di attivita’ parrocchiali a contatto con i minorenni, la sospensione per tre anni dal ministero sacerdotale, l’obbligo di dimora per cinque anni, all’interno di un monastero di Roma, al fine di condurre “una vita di preghiera e di penitenza”, e la prescrizione di “un percorso psicoterapeutico”.

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