Tre ragazzi davanti alla scuola a volto coperto, con fucili e katane: la bravata finisce male

Doveva essere una bravata per celebrare la festa di Halloween ma, viste le premesse e lo svolgimento, non ci è voluto tanto per comprendere che sarebbe finita male.

A Montesilvano un gruppo di ragazzi ha infatti compiuto un’incursione fuori dalla scuola con il volto coperto, armaci di fucili per il softair e katane. Una comparsa non certo pacifica che, di fatti, ha catturato l’immediata attenzione dei presenti e l’intervento della polizia e dei carabinieri, costretti a giungere sul luogo del misfatto per riportare la situazione alla normalità.

bravata a scuola
abruzzocityrumors.it_ Bravata pericolosa a scuola

Poco dopo le 14, infatti, i poliziotti della Volante e i carabinieri del Nucleo radiomobile sono arrivati dinanzi all’istituto scolastico per ringracciare i tre diciottenni, tutti residenti a Montesilvano, denunciandoli per procurato allarme e porto abusivo di armi (le katane) nonché sanzionati amministrativamente per avere portato in un luogo pubblico, senza giustificato motivo, le armi del tipo softair.

Un Halloween festeggiato nel peggiore dei modi

La segnalazione alle forze dell’ordine è giunta durante l’ora del pranzo presso la sala operativa della questura, da parte di alcune persone che si trovavano nelle vicinanze della scuola e avevano visto tre uomini che, con il viso coperto da maschere, imbracciavano fucili e katane.

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La bravata si è conclusa con una denuncia per i tre neomaggiorenni protagonisti di questo gesto – abruzzo.cityrumors.it

Dinanzi a questa segnalazione sono dunque scattate immediate tutte le misure di sicurezza, particolarmente rafforzate in questo periodo: sul luogo sono dunque stati inviati più equipaggi di polizia e carabinieri che, coordinati tra loro, hanno immediatamente raggiunto il luogo indicato rintracciando i tre giovani ancora con i fucili in mano, rivelatisi armi innocue.

Il gruppetto composto da neomaggiorenni è stato così identificato. Stando alle prime ricostruzioni, il gesto sarebbe riconducibile a un modo per festeggiare (male) Halloween.

Insomma, una bravata che ha avuto fortunatamente una vita piuttosto breve e che si è conclusa con una denuncia per il gruppo di diciottenni di Montesilvano che aveva evidentemente pensato di celebrare in questa maniera la festività a cavallo tra ottobre e novembre: una celebrazione che nel resto della città ha creato invece minori disordini, riconducendo così a un più mite svolgimento la Festa dei Morti.

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