Pescara. La fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore nella Nuova Pescara si porta dietro, oltre ai risvolti amministrativi, anche quelli della fede.
Si dovrà decidere, infatti, anche per il nuovo patrono della costituenda città metropolitana. San Cetteo, Sant’Antonio di Padova o San Panfilo sono gli attuali santi protettori delle tre città: quale diverrà il patrono del nuovo Comune?
La decisione, in ogni caso, fa sapere l’arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, interpellato dall’agenzia di stampa Ansa, arriverà solo dopo la nascita della nuova città, frutto della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
A Pescara il patrono è San Cetteo, che si festeggia il 10 ottobre, mentre la compatrona è la Madonna dei Sette Dolori. Lo stesso santo è anche patrono dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, con San Massimo compatrono.
A Montesilvano, invece, il patrono è Sant’Antonio di Padova, festeggiato il 13 giugno, mentre il compatrono, istituito negli ultimi anni, è San Michele Arcangelo, con la chiesa del IX secolo che si trova al Colle.
Il patrono di Spoltore, infine, è San Panfilo, festeggiato il 28 aprile.
Se, dopo la nascita della nuova città, nella liturgia della messa verrà nominato il nuovo patrono, nulla per i fedeli e per i cittadini cambierà dal punto di vista burocratico. Valentinetti dice che “l’Arcidiocesi attenderà la nascita del nuovo comune: allora l’arcivescovo, il clero e i fedeli, in stile sinodale, si pronunceranno sul patrono”.