Pescara. Il gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, questa mattina ha accolto l’istanza di sequestro preventivo dei beni, a carico degli imputati, nel procedimento riunito sul disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola e sul presunto depistaggio delle indagini.
Il provvedimento, richiesto dall’avvocato di alcune parti civili, Romolo Reboa, riguarda tutti gli imputati ad eccezione dell’ex prefetto Francesco Provolo e del dirigente regionale Carlo Visca, i cui immobili risultano sottoposti a usufrutto.
Il gup ha invece dichiarato inammissibile l’istanza presentata dalle parti civili per chiedere al giudice di riesaminare la decisione con la quale, nella precedente udienza, aveva escluso dal processo i responsabili civili.
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 16 ottobre, per dare il tempo alle parti di esaminare la corposa documentazione presentata dall’avvocato Cristiana Valentini, che assiste l’imputato Ilario Lacchetta, contenente indagini difensive originarie e supplettive.