Oltre a Francesco Provolo, si tratta dei dirigenti regionali Sabatino Belmaggio e Carlo Visca, che si erano visti sequestrare un quinto dello stipendio dal giudice per le udienze preliminari Gianluca Sarandrea
I difensori di Provolo hanno posto la questione della legittimità costituzionale, mentre per gli altri gli avvocato affermano che la decisione era da limitare agli stipendi e non anche alle pensioni, come sta avvenendo nel caso di Visca.
Entro fine mese è attesa la decisione del riesame.