Michele Fazio è un ragazzo barese di quindici anni, pieno di vita e di entusiasmo, che una sera di luglio sta tornando a casa per cenare con la propria famiglia. All’improvviso viene strattonato; non ha il tempo di voltarsi indietro, sente degli spari, sono attimi: un proiettile gli perfora il cranio e lui cade riverso per terra. Qui il 12 luglio del 2001 colpi di pistola come schegge impazzite squarciarono il cuore di Bari vecchia: uno si conficcò nella nuca di Michele Fazio, mentre tornava a casa col sorriso e delle pizze portate a mano dopo aver lavorato al bar. Così è stato ucciso “per sbaglio” Michele Fazio, allora quindicenne, colpevole soltanto di trovarsi “per sbaglio” nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Vittima sacrificale di un colpo vagante nell’ ennesimo scontro tra i clan . A più di venti anni dal rumore delle pistole grazie ai genitori, Lella e Pinuccio Fazio, la storia spezzata di Michele e l’assurdità della sua morte innocente tornano a ricomporsi per diventare quella memoria collettiva di cui non solo Bari, ma ogni città che protegge i propri figli deve riappropriarsi: nella consapevolezza che occorre sempre volere, pretendere, provocare una giustizia e un impegno a volte troppo difficili per gli onesti. Ci voleva questo ennesimo fatto di sangue per risvegliare le coscienze dei baresi. Da quel momento Michele è diventato simbolo della rinascita. Oggi, a 21 anni dalla sua morte, istituzioni, associazioni e cittadini in tutta Italia ricordano le vittime innocenti della mafia.
Pinuccio Fazio sarà in 6 istituti scolastici di Pescara nei giorni 2,3, 4 maggio per portare la sua testimonianza. Con mirabile forza i genitori, Lella e Pinuccio Fazio, hanno creato un’associazione a pochi passi dal luogo in cui per sbaglio la traiettoria del proiettile ha colpito Michele. Come a dire “noi da qui non ci muoviamo”. Animato dalla ferma consapevolezza che uniti si può abbattere il muro dell’omertà, Pinuccio Fazio è un instancabile promotore della legalità nelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie di tutta Italia, da nord a sud. Il suo racconto si fa ogni giorno testimonianza.