Già a marzo il Presidente del Tar aveva sospeso l’ordinanza contingibile ed urgente invitando il sindaco Di Bartolomeo a relazionare su eventuali pericoli imminenti per la popolazione. Dopo l’udienza del 22 aprile 2020 il Tar ha confermato il provvedimento cautelare e nuovamente invitato il Comune di Bolognano a riesaminare la questione.
L’ordinanza del Sindaco del Comune di Bolognano arriva dopo un duplice sollecito del Ministero dell’Ambiente a disporre, a spese della proprietaria dei terreni, la demolizione dei fabbricati. Contro gli atti del Ministero e del Comune è insorta la società proprietaria dell’area chiedendo il loro annullamento per illegittimità.
Dopo il primo invito del Ministero, l’allora Sindaco del Comune di Bolognano Silvina Sarra si era più volte dichiarata scettica sulla correttezza di una eventuale ordinanza comunale nei confronti della proprietaria dei terreni.
“Già nel 2015, durante la mia presidenza, la Provincia di Pescara ha individuato Edison come responsabile dell’inquinamento del SIN di Piano d’Orta”, afferma l’ex presidente dell’ente provinciale Antonio Di Marco, ” Spiace constatare come il Ministero dell’Ambiente non abbia compreso che con l’ordinanza provinciale adottata sotto la mia presidenza nel 2015, Edison è tenuta a sistemare anche gli edifici industriali! Sono questi atti, del Ministero e dell’attuale Sindaco del Comune di Bolognano, che finiscono per rallentare la bonifica!”.
Come per Bussi, anche per Piano D’Orta, si continua a confermare l’ottimo lavoro condotto dalla Polizia Provinciale, che ha portato all’individuazione di Edison quale soggetto inquinatore, dall’avvocato Carlo Pirozzolo, già segretario generale della Provincia di Pescara e dall’avvocato Matteo Di Tonno, allora consulente legale dell’Ente».