Le indagini sono state avviate all’indomani della morte, avvenuta lo scorso 28 settembre, di una giovane donna di Pescara, deceduta per “edema polmonare acuto” conseguente probabilmente ad una overdose.
I militari hanno, infatti, ricostruito le ultime ore della giovane concentrando le loro attenzioni sui frequenti contatti con l’arrestato.
Tenuto sotto stretta osservazione degli investigatori per lungo tempo è stato accertato che l’uomo aveva avviato una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti (richiedendo in taluni casi prestazioni lavorative attinenti la pulizia domestica della propria abitazione quali corrispettivo della droga ceduta), non limitandosi alle sole sostanze, tipo hasihish e marijuana ma addirittura aveva allargato il suo mercato illegale vendendo anche medicinali oppioidi.
La perquisizione condotta in casa dello spacciatore ha consentito infatti di rinvenire, oltre a 25 grammi di marijuana, anche numerose scatole di antidolorifici oppioidi utilizzati per il trattamento di dolori cronici e vendibili solo previa prescrizione medica.
Gli inquirenti stanno ancora lavorando per capire come l’uomo si rifornisse dei medicinali in questione. L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato ristretto nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.