“Il progetto punta a restituire ai bambini il diritto di riappropriarsi del contatto con la natura – esordisce l’assessore Simona Di Carlo – Fra le tante attività che i bambini dovrebbero praticare deve esserci il contatto con la natura che è fondamentale nella crescita e ciò che la natura può dare apporta benefici numerosissimi dal punto di vista fisico e psicologico. Le attività partiranno lunedì e si svolgeranno fino al 15 giugno, si svolgerà inizialmente con la collaborazione degli istituti comprensivi 1, 6,7,8 e 9, ma nasce per crescere anche in altri comprensivi.Saranno coinvolti bambini in età prescolare perché a questa età la natura equivale a scoperta, coincide con il muoversi in libertà e manipolare materiali come terra, acqua e foglie, che diventano veri e propri strumenti di gioco, assolvendo a funzioni reali e immaginarie. La natura, dunque, stimola i sensi e la motricità che, in questa età evolutiva, sono canali preferenziali per fare esperienza e apprendere. Attraverso il contatto creativo con gli elementi naturali diventa possibile avviare una sensibile conoscenza della biodiversità del nostro territorio, specie a questa età in cui l’apprendimento è più facilitato. Con l’ausilio di uno psicologo, oltre che degli insegnanti, ai bambini verrà insegnato a distinguere le caratteristiche degli elementi naturali, le specie di piante e le diversità del proprio territorio, elaborando anche le emozioni suscitate dalla scoperta della natura, dei suoi colori, dell’ecosistema del proprio territorio”.
“Diverse le attività previste – illustra Cristian Summa – dal primo contatto fra bambini e verde pubblico, a cominciare da quello intorno alla propria scuola per scoprire l’esplorazione e la conoscenza dell’ambiente circostante; in seguito i bambini con l’insegnante creeranno un orto e se ne prenderanno cura, continuando il cammino anche nella scoperta di buone pratiche ambientali, come l’importanza di riciclare i materiali che non servono più, non sporcare il verde, non danneggiarlo. Ci saranno anche visite nelle aree verdi cittadine e una continua condivisione di tutte queste scoperte con i propri compagni di viaggio. Realizzeremo un giardino botanico avvalendoci di un esperto di orti botanici qual è Felice Fellone, che ha un vivaio a Passo Cordone e che andrà a realizzare nei giardini scolastici un orto composto di circa 6 metri per 5 con tre fasce di coltivazioni, per far capire le varie fasi del ciclo produttivo di una pianta o di un fiore. Una sarà dedicata alla pianta da frutto, un’altra a quella aromatica e una alla semina. Faremo vedere i tre processi differenti e in più faremo in modo che l’orto abbia un allaccio irriguo che dia ai bambini la possibilità di potersene prendere cura quest’orto botanico. La modalità è stata pensata perché possa durare nel tempo e possa attecchire e crescere tranquillamente. Siamo certi che questo progetto lascerà un ricordo bello e importante in questi piccoli cittadini e magari anche comportamenti migliori verso un patrimonio che appartiene anche a loro e di cui bisogna prendersi cura
“Un progetto davvero educativo – aggiunge la consigliera Tiziana Di Giampietro – I bambini hanno un grande bisogno di rendersi conto dell’ambiente che hanno intorno e di conoscere delle materie prime salutari che entrano a fare parte della loro dieta. Sono certa che queste pratiche arricchiscano non solo la percezione, ma anche la coscienza dell’ambiente e, conseguentemente, la sua tutela”.
“Un ambiente cognitivo arricchito dalla natura è fortemente positivo per i bambini – conclude la consigliera Maria Ida D’Antonio – coltivare è un gesto antico e che unisce, coltivare l’orto a scuola significa coltivare soprattutto dei saperi, con un rapporto diretto con gli elementi naturali. L’insegnante è paritario, coltivare a scuola è un modo per imparare a conoscere il proprio territorio ed è un’attività interdisciplinare adattabile a tutti i livelli. Il bimbo deve imparare ad apprezzare l’orto e a capire da dove provengono i cibi che gli fanno bene