“Due stangate, le ennesime e ingiustificate”. È il giudizio espresso da Cristian Odoardi, presidente della Cna di Pescara sugli annunciati aumenti da parte del Comune di Pescara della Tari e, da parte della Provincia, della tassa sui passi carrabili: aumenti che nel primo caso viaggiano attorno al 5%, e nel secondo superano quota 40%.
A detta di Odoardi, il sistema delle imprese – senza voler considerare anche le famiglie – si trova “a dover sopportare, soprattutto nel caso dello smaltimento dei rifiuti, un ulteriore aumento dopo quello patito negli anni passati. Quel che appare singolare è che, ogni volta, venga ‘attaccata’ all’aumento una nuova giustificazione, come ad esempio l’aumento dei costi standard l’anno passato. Motivazione aggiornata l’anno successivo con nuovi e diversi ragionamenti”.
Quanto invece all’annunciato “aumento, superiore addirittura al 40% della tariffa applicata dalla Provincia di Pescara sui passi carrai – osserva Odoardi – se come dice il presidente Antonio Di Marco si è trattato davvero di un disguido, allora si può rimediare all’errore revocando immediatamente l’aumento e riportando la tariffa ai valori dell’anno passato”.
In generale, conclude il presidente provinciale della confederazione artigiana, “colpisce la totale mancanza nei due enti di qualsiasi forma di concertazione o confronto con le forze economiche e sociali presenti sul territorio, che solo a cose fatte vengono messe a conoscenza di decisioni che incidono pesantemente sul sistema produttivo e il mondo delle imprese”.