Con un post su Facebook, il sindaco di Pescara afferma che lo “sversamento sul fiume di una sostanza oleosa, presumibilmente petrolio o suoi derivati, che ha formato una chiazza che galleggiava sull’acqua”, è avvenuto anche “l’anno scorso, negli stessi giorni”.
“Evidentemente qualche delinquente, in questo periodo di chiusura delle aziende, si diverte a pulire serbatoi versando direttamente nelle fognature i residui, invece di smaltirli a norma di legge”, aggiungi Masci, che spiega. “Abbiamo immediatamente interessato la Direzione Marittima, l’Arta e l’Autorità di Sistema Portuale, che stanno monitorando la vicenda, cercando di contenere il fenomeno. Da ieri sera (sabato, Ndr.) l’Autorità di Sistema Portuale, competente sul fiume, ha iniziato le attività di bonifica con accorgimenti atti a evitare che la sostanza arrivi al mare. Noi seguiamo costantemente tutte le fasi. Mi auguro che quel delinquente, peraltro recidivo, venga individuato e subisca una sanzione esemplare”.
Già da sabato, infatti, sono partite le operazioni per contenere lo sversamento, dopo una ricognizione da parte della capitaneria di porto, con una pattuglia da terra e con una motovedetta via mare. Sul fiume è stata trovata, esattamente come fatto dai canottieri dell’associazione sportiva Porto Antico, particelle semisolido di un materiale riconducibile a catrame o bitume.
Prelievi effettuati e consegnati all’Arta per le analisi, mentre la Guardia Costiera indaga per risalire ad eventuali scarichi abusivi e relativi responsabili. Contestualmente, con l’arrivo dei materiali sversati fin al porto, la sala operativa della Capitaneria ha attivato le procedure per il contenimento, richiedendo anche l’intervento del ministero della Transizione Ecologica: di conseguenza, è stata disposta dall’Autorità di sistema portuale del mare il tempestivo intervento di una società incaricata per le operazioni di contenimento.
Ieri sono continuate le attività di monitoraggio e, in caso di ulteriori rilevamenti di materiali, si interesserà l’autorità competente per bonificare l’area interessata. In Comune, intanto, si attendono i risultati degli esami dell’Arta per agire sull’eventuale divieto di balneazione.