E l’associazione PescaraBici ne prende atto con esaltazione, dopo le tante criticità in tema sollevate negli ultimi tempi: “Sono stati posizionati stalli per bici ricavando lo spazio non sui marciapiedi ma al posto di parcheggi auto”, afferma in una nota, “e non solo mettendo a terra le rastrelliere, ma delimitando l’area relativa con tanto di segnaletica orizzontale e verticale. Le aree, ne abbiamo rilevato alcune unità, si estendono per una decina di metri ciascuna, corrispondenti ad almeno due posti auto: come dire, facciamo spazio a 20 bici, per 20 clienti, al posto di molti meno, anche 2, nel caso di auto con un solo passeggero, o al massimo 10 se entrambe a pieno carico”.
Non manca, però, la segnalazione de “l’unica nota stonata è il loro posizionamento a monte, che costringe poi gli utenti ad attraversare la strada accedere agli stabilimenti. Auspichiamo, quindi, spazi attrezzati soprattutto lato mare, dove ci sono i servizi, e in modo più massiccio e diffuso. Infatti sembrano essere ancora poche le rastrelliere, soprattutto in alcune zone. Per questo motivo sarebbe necessario rilevare e conoscere meglio la domanda per poter poi declinare una giusta e soddisfacente risposta”.
“Ad illustrare la suddetta situazione”, prosegue PescaraBici, “sono le immagini rilevate a nord del ponte del mare, laddove l’enorme richiesta di stalli è stata soddisfatta, non è chiaro da chi, con il posizionamento di rastrelliere addirittura sulle aiuole, e non sul marciapiede e men che meno in strada, e non crediamo siano stati gli avventori a due ruote a portarsi da casa l’attrezzatura. Nonostante l’improvvisato ausilio, si notano ancora bici attaccate ai pali della segnaletica o della pubblicità e agli alberi”.