Pescara. Oltre all’aumento del numero dei detenuti, da 250 a 430, la Uil PA Polizia Penitenziaria Abruzzo denuncia anche la riduzione del servizio di assistenza psicologica all’interno del carcere pescarese di San Donato.
“La maggior parte dei detenuti”, ricorda il vicesegretario del sindacato Mauro Nardella, “è costituita da detenuti tossicodipendenti e alcooldipendenti e ciò comporta un notevole impegno lavorativo da parte dell’unica psicologa presente in istituto, da parte degli altri operatori sanitari e del Corpo della Polizia Penitenziaria. Purtroppo, l’insufficiente numero di ore lavorative messe a disposizione della specialista in psicologia non permette di far fronte a tutte le richieste”.
“Il colloquio psicologico in carcere nei confronti dei detenuti tossicodipendenti è fondamentale e rappresenta uno strumento fondamentale per sostenere, orientare e motivare il detenuto per il suo percorso riabilitativo e per dare attraverso una relazione scritta informazioni utili per il suo trattamento alla direzione del carcere e alla Magistratura”, aggiunge Nardella.
Della situazione si è parlato a margine di una riunione con il vertice della dirigenza Asl, con il responsabile della Uil PA Polizia Penitenziaria di Pescara Giuseppe Ferretti e con Nelda Orsini dell’ Associazione di Consumatori ed Utenti Casa del consumatore. “ Il Dirigente generale della Asl Pescara Caponnetti, dopo aver preso spunto della denuncia, ne approfondirà il contenuto in occasione del prossimo incontro previsto per metà novembre al quale saranno convocati il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria, il Garante dei detenuti Abruzzo e l’Assessore alla Sanità della Regione Abruzzo”, conclude Nardella.