Pescara. Rubava canne da pesca e attrezzature per la pesca sportiva e poi le rivendeva su internet: in manette è finito un pescarese di 35 anni, originario di Reggio Emilia, divenuto “l’incubo” dei diportisti che attraccavano al porto turistico del capoluogo adriatico.
A ottobre scorso, infatti, è stata compiuta una lunga serie di furti su 12 attraccate nello scalo turistico di Pescara, dalle quali furono sottratti canne, mulinelli ed esche artificiali.
Ieri, però, la Volante della polizia è stata chiamata ad intervenire ancora una volta al porto, allertata da un uomo che aveva riconosciuto su un noto sito di compravendita online l’attrezzatura di cui aveva denunciato il furto lo scorso 20 ottobre.
Il malcapitato ha preso appuntamento con il venditore, fingendosi interessato all’acquisto, facendo però presentare all’appuntamento i poliziotti che hanno identificato il 35enne in V.C.D., già noto per i suoi precedenti reati contro il patrimonio.
Perquisita auto e casa del giovane, gli agenti hanno recuperato centinaia di esche artificiali, decine di canne e mulinelli sportivi e altrettanti accessori come sensori acustici, piombini, ami, lenze, 1 fucile subacqueo, pinne e maschere, oggetto di 10 delle 12 denunce per furto presentate finora. Il materiale era stato già smontato e rimontato in modo da rendere difficile il rintracciamento, mentre parte era stato già venduto a pezzi.
Gran parte del rinvenimento è stata restituita ai proprietari, mentre V.C.D. è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio.