Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 28 dicembre, utilizzando il modulo di domanda reperibile sul sito istituzionale on line del Comune di Pescara.
“Senza dubbio una boccata d’ossigeno per tutti gli aventi diritto”, commenta l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco.
Per poter accedere al fondo sono richiesti alcuni requisiti, tra i quali la residenza nel Comune di Pescara; la condizione di conduttore in locazione di alloggio non a canone sociale, e soprattutto nessuna delle persone residenti nell’alloggio deve avere diritti di proprietà, usufrutto o in uso immobili a uso abitativo. Il contratto ovviamente deve essere relativo ad alloggio di proprietà privata o pubblica, con esclusione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica già assoggettati alla disciplina del canone sociale. Nella domanda, il richiedente dovrà specificare se i redditi del nucleo familiare provengono da pensione, lavoro dipendente o autonomo, e quanti sono i componenti che percepiscono un reddito, quanti hanno una invalidità superiore al 66 per cento o sono over-65. Nel caso di reddito del nucleo familiare pari a zero o inferiore al canone di locazione, il cittadino dovrà specificare come ha fatto, sino a oggi, a pagare comunque l’affitto, ovvero se ha beneficiato di un sostegno economico del Comune o se ha usufruito di un sostegno privato, indicando il nominativo dell’eventuale benefattore, e si tratta di un dettaglio fondamentale per impedire false attestazioni. Infine il richiedente dovrà dichiarare se è soggetto a uno sfratto esecutivo, e attestare di non aver percepito per l’anno 2020 altre forme di sostegno economico né tantomeno del reddito di cittadinanza.
“E per il bando 2021 abbiamo previsto anche una clausola Covid-19”, aggiunge l’assessore, “ovvero abbiamo inserito la possibilità di garantire un sostegno anche per quelle famiglie che potranno dimostrare di avere un reddito Isee per l’anno 2021 non superiore ai 35mila euro l’anno con una situazione di precarietà economica determinata dall’emergenza Covid-19 che ha comportato una perdita del reddito Irpef superiore al 25 per cento nel periodo giugno-dicembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, tale da non disporre di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione”.