Pescara, rifiuti pericolosi a Piano di Sacco: alto rischio incendio

A Città Sant’Angelo, la bonifica del sito di stoccaggio rifiuti è bloccata da mesi, con il rischio di incendi e danni ecologici.

Una situazione esplosiva, pronta a degenerare. Il rischio ecologico e sanitario riguarda l’intero comprensorio se i rifiuti abbandonati prendono fuoco“. Queste parole, fortemente preoccupate, provengono dal vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Blasioli e dai consiglieri comunali del gruppo di opposizione Visione Comune, che hanno deciso di tornare a parlare del sito di stoccaggio rifiuti di Piano di Sacco, a Città Sant’Angelo.

Spazzatura
Pescara, rifiuti pericolosi a Piano di Sacco: alto rischio incendio – Abruzzo.cityrumors.it

Non è una preoccupazione da poco, anche perché i precedenti sono tutt’altro che rassicuranti. Nel 2011 e nel 2023, infatti, sono scoppiati incendi devastanti che hanno messo in allarme non solo i residenti di Città Sant’Angelo, ma anche quelli di Elice e Picciano. La relazione dell’Arpa del 28 febbraio scorso conferma il rischio di nuovi incendi e l’urgenza di interventi di bonifica. Ad ogni modo, a oggi nulla è stato fatto per risolvere la situazione.

Blasioli non usa mezzi termini: “Regione e Comune devono agire subito per tutelare il territorio e chi ci vive“. Il sito in questione, autorizzato dalla Regione Abruzzo nel 2012 per l’attività di stoccaggio e recupero di rifiuti non pericolosi, è stato gestito inizialmente dalla Terra Verde srl. Poi, a partire dal 2018, dalla Terraverde Energy srl.

Purtroppo, nel corso degli anni, il ha sempre manifestato pericoli evidenti. Gli incendi nel 2011 e nel 2023 (ben 3) sono fenomeni che hanno sollecitato richieste da parte dell’opposizione per convocare la II Commissione regionale in tema di Ambiente. Lo scopo è indagare sulle azioni intraprese dalla Regione, dal Comune e da enti come Arpa, Asl e Vigili del Fuoco per salvaguardare la cittadinanza.

Rifiuti pericolosi, le prossime mosse

Dall’incontro della commissione è emersa una serie di irregolarità e problematiche legate a autorizzazioni confuse, assenza di copertura assicurativa e risorse insufficienti per una bonifica adeguata. Una situazione kafkiana che ha visto polizze assicurative disconosciute e un’incertezza totale sulle responsabilità.

Discarica
Rifiuti pericolosi, le prossime mosse – Abruzzo.cityrumors.it

Il 16 dicembre 2024, la Regione ha finalmente ordinato alla Terraverde Energy di rimuovere i materiali pericolosi e di fare accertamenti ambientali. Tuttavia, a gennaio 2025, i Carabinieri hanno scoperto che l’impianto era ancora in stato di abbandono, con il cancello aperto e rifiuti lasciati a rischio contaminazione.

Blasioli denuncia l’incuria delle autorità: “È incredibile che, a 300 giorni dalla determina del 21 giugno, il Comune non abbia preso provvedimenti. L’unica sollecitazione è arrivata dal gruppo di opposizione, a seguito della quale sono iniziati i controlli da parte dei Carabinieri e di Arpa.

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La situazione, dunque, rimane critica. Non c’è copertura assicurativa, né una vigilanza sul sito, e la bonifica è ferma. Blasioli e l’opposizione promettono di non mollare, chiedendo alla Regione e al Comune di procedere immediatamente con la messa in sicurezza definitiva del sito di Piano di Sacco. Un intervento urgente è l’unica soluzione per evitare che la situazione esploda.

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