Formarsi al meglio per garantire un’accoglienza adeguata alle donne che si ribellano alla violenza e ai maltrattamenti. E’ il filo conduttore degli incontri rivolti ai referenti delle reti antiviolenza e previsti nell’ambito del progetto “Sibilla” (Sistema di azioni integrate per il potenziamento dei Centri antiviolenza in Abruzzo”), che vede come capofila il Comune di Pescara.
Al primo incontro, che si è tenuto nei giorni scorsi all’Aurum, hanno preso parte Angela Romanin e Caterina Righi, dell’associazione Casa delle donne per non subire violenza onlus” di Bologna che hanno affrontato il tema “L’accoglienza delle donne in emergenza/urgenza e le procedure di rete”. Il prossimo è in programma il 21 giugno a L’Aquila, dove si parlerà anche dell’accoglienza e dell’assistenza ai minori vittime di violenza, mentre il 6 luglio, a Chieti, l’argomento approfondito sarà quello del lavoro possibile sull’uomo maltrattante.
“Il fenomeno della violenza sulle donne è gravissimo e, purtroppo, molto diffuso anche in Abruzzo- spiega l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino- Gli ultimi dati attestano che nella nostra regione le donne che hanno subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale sono il 33,5% della popolazione, due punti sopra la media nazionale. E’ indispensabile, pertanto, che i centri e le reti antiviolenza siano efficienti e pronti a recepire le numerosissime richieste di aiuto e di informazioni. Gli operatori devono essere a conoscenza di tutti gli strumenti, le metodologie e le procedure utili a dare risposte concrete. Questo è l’obiettivo degli incontri di formazione programmati nell’ambito del progetto ’Sibilla’, a cui partecipano esperti che lavorano in centri di riferimento a livello nazionale e che portano le loro esperienze. Quando una donna decide di ribellarsi a violenze e maltrattamenti, a volte bisogna intervenire in tempi strettissimi poiché ci può essere pericolo di vita. L’efficienza della rete, la sinergia e il coordinamento tra operatori, la padronanza della situazione, compreso anche un contenimento dell’emotività che la situazione può portare con sé, sono fondamentali per gestire al meglio le emergenze”.
Al progetto “Sibilla, che mira a potenziare le attività dei Centri antiviolenza, partendo da quelli che sono i bisogni emersi nel processo di accoglienza delle donne, aderiscono i Comuni di Chieti, Vasto, L’Aquila, le associazioni “Ananke onlus” (centro antiviolenza Pescara), “Donatella Tellini” (centro antiviolenza L’Aquila), “Donna attiva” (centro antiviolenza Vasto) e la cooperativa sociale Alpha (centro antiviolenza Chieti). Il progetto è stato finanziato per 180mila euro dal Dipartimento delle Pari Opportunità e cofinanziato per 26mila euro da Comuni e Centri antiviolenza (9mila euro dal Comune di Pescara). Gli incontri sono rivolti esclusivamente agli operatori dei centri e della rete antiviolenza.
Il programma nel dettaglio:
Giovedì 21 giugno– L’Aquila, Palazzo Fibbioni del Comune dell’Aquila, ore 14:30 – 18:30 – con la partecipazione di Petra Filistrucchi dell’Associazione “Artemisia” di Firenze
“La violenza assistita e il lavoro con i minori”.
Venerdì 6 luglio 2018– Chieti, Sala consiliare della Provincia di Chieti, ore 9.30-13.30 -partecipa Michele Poli del “Centro di ascolto uomini maltrattanti” di Ferrara.
“I CAM (Centri di ascolto maschile) e il lavoro possibile sull’uomo maltrattante”.